Roma, 6 Dicembre. “Quello che continua a succedere nel basso Lazio è preoccupante e non va assolutamente minimizzato. Ecco perché ho chiesto alla mia collega Valentina Corrado di sollecitare la Commissione consiliare antimafia della Regione Lazio di cui è membro, a tenere alta l’attenzione su quanto accade nel nostro territorio”. Lo dichiara Gaia Pernarella, consigliera regionale Lazio del Movimento 5 Stelle. Così, sull’argomento, Valentina Corrado, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e componente della prima Commissione: “Sono passati solo pochi giorni dalla notizia degli indagati per l’ipotesi di reato di associazione a delinquere sugli appalti per l’immondizia che hanno toccato le province di Roma e Latina, e oggi torniamo ad occuparci del sudpontino ovvero di Formia, dove la direzione distrettuale antimafia avrebbe passato un’intera mattinata ad acquisire carteggi di opere pubbliche. Circostanze rese note dall’attuale Sindaco che in un’intervista video sembrerebbe aver indicato, auspichiamo senza pregiudicare l’inchiesta, i riferimenti degli appalti asseritamente oggetto di verifica da parte delle autorità giudiziarie di Cassino, e che ora, stando alle dedotte dichiarazioni, la vicenda sarebbe stata presa in carico dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Come membro della commissione regionale antimafia credo vada ulteriormente alzata la soglia di allerta verso il basso Lazio e le sue dinamiche criminali che troppo spesso si intrecciano alla vita civile. A questo proposito devo ricordare gli immancabili riferimenti alla presenza e alla capacità criminale delle mafie nel sudpontino, riportate nelle periodiche relazioni semestrali proprio della Dda, così come i reiterati approfondimenti dell’Osservatorio regionale contro le mafie capace di disegnare puntualmente ad ogni annuale rapporto una popolata geografia dei vari e numerosi sodalizi presenti sul territorio. Il Golfo di Gaeta poi, è da molti decenni non solo luogo di confino e domicilio coatto di famiglie di spicco della criminalità organizzata campana, ma è anche teatro di ripetuti arresti, sequestri, #indagini, confische: una terra di confine dove – per usare le parole dell’ex Questore di Latina Giuseppe De Matteis –, operano mafie di serie A. Basti ricordare l’omicidio del boss Gaetano Marino a Terracina, la presenza della ‘ndrangheta a Fondi, peraltro anche confermata da una sentenza della Corte di Cassazione”.
LA COMMISSIONE ANTIMAFIA SI OCCUPI DEL BASSO LAZIO
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