Caso Karibu, primo incontro tra il sindacato Uiltucs di Latina e il commissario nominato dal Ministero delle Imprese
Si è svolto nel pomeriggio di ieri, 6 marzo, il primo confronto conoscitivo in videoconferenza tra il sindacato Uiltucs, che assiste i lavoratori della cooperativa in liquidazione Karibu, travolta dallo scandalo dei fondi pubblici utilizzati per altri fini, e il Commissario liquidatore Francesco Cappello.
Nominato con un decreto del 27 febbraio dal Ministro Adolfo Urso, Cappello ha contattato il segretario della Uiltucs Latina per dare l’avvio a una serie di incontri che dovranno cercare di dirimere la situaizione degli ex lavoratori della coop rimasti senza stipendio, con arretrati mai pagati e, soprattutto, senza lavoro.
Peraltro, come si ricorderà, è proprio dalle denunce di sindacato e lavoratori, alcuni dei quali sentiti a sommarie informazioni da Procura, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, che si è sostanziata l’indagine che vede coinvolti, con l’accusa di evasione fiscale, la fondatrice di Karibu, Marie Therese Mukamistindo, e i figli Michel Rukundo e Liliane Murekatete, compagna del deputato del Gruppo Misto, Aboubakar Soumahoro.
“Abbiamo subito richiesto le modalità per mettere in sicurezza le competenze retributive dei lavoratori ancora oggi non percepite. Il confronto – spiega il segretario della Uiltucs Latina, Gianfranco Cartisano – è stato costruttivo e rassicurante per gli stipendi e le liquidazioni. L’incontro è avvenuto insieme al nostro legale Fabio Leggiero ed è servito a stabilire tempi e modalità di invio della documentazione. Nei prossimi giorni ci saranno altri aggiornamenti per i lavoratori”.
Incontro interlocutorio quindi, ma che serve a porre le basi per il futuro che al momento non si presenta molto chiaro. Ad ogni modo, un altro percorso, quello della post gestione della galassia di coop create da Mukamistindo, continua. A breve, infatti, il Ministero nominerà un commissario anche per il Consorzio Aid, che secondo gli inquirenti sarebbe servito alla fondatrice e alla sua famiglia come satellite per i fondi percepiti da enti pubblici e per evadere le imposte. Anche in quel caso, fa sapere il sindacato Uiltucs, si procederà con le stesse modalità con cui si sta procedendo con Karibu, cercando una interlocuzione con l’eventuale commissario in modo da salvaguardare i lavoratori ex dipendenti del Consorzio.