KARIBU: MADRE E FIGLIO NON PARLANO, LA MOGLIE DI SOUMAHORO PRESENTA UNA MEMORIA

La figlia di Marie Thérèse Mukamitsindo, Liliane Murekatete, appartenente all'ufficio di Presidenza della Karibù

Caso Karibu-Aid, svolti gli interrogatori di garanzia per Marie Therese Mukamitsindo e i figli Liliane Murekatete e Michel Rukundo

Si sono presentati in Tribunale separati. Da una parte Marie Therese Mukamitsindo e il figlio Michel Rukundo, dall’altra Liliane Murekatete insieme all’avvocato difensore Lorenzo Borrè.

Tutte e tre dovevano rispondere dei reati fiscali che hanno comportato il provvedimento di applicazione di misure cautelari interdittive del divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione e di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche, per la durata di 1 anno; oltreché a un sequestro da oltre 650mila euro, di cui 639.455,28 euro nei confronti di Muakmitsindo.

Insieme a loro risultano indagati anche l’altro figlio di Mukamitsindo, Richard Mutangana, otre ché a Ghislaine Ada Ndongo e Christine Ndyanabo Koburangyira, legali rappresentanti delle società satelliti di Karibu.

Leggi anche:
KARIBU: UN MARE DI FATTURE FALSE TRA SERVIZI MAI SVOLTI E BONIFICI ESTERI. ECCO IL RUOLO DELLA COOP E DEI SATELLITI

Da parte della fondatrice della cooperativa Karibu e del figlio, assistiti dagli avvocati Luca Marafioti e Fabio Pignataro, nessuna risposta al Giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Molfese, che ha firmato l’ordinanza che prevede le due misure che hanno colpito i tre indagati nell’indagine portata avanti dal Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Latina e dalla Procura. Presente agli interrogatori anche il Pm Giuseppe Miliano. Entrambi i due indagati si sono quindi avvalsi della facoltà di non rispondere.

Diversa strategia difensiva per Liliane Murekatete. Parole ridotte all’osso per la moglie del deputato di Sinistra Italiana e Verdi, Aboubakar Soumahoro, e una lunga memoria presentata da parte dell’avvocato Lorenzo Borrè che non ha lasciato trapelare molto.

La donna, accusata di evasione fiscale, insieme a madre e fratello, ha negato ogni addebito. Il suo avvocato ha deposito certificati medici che attestano il suo stato di gravidanza all’epoca dei fatti contestati, oltreché a screenshot con messaggi che dimostrerebbero di come la donna non stesse lavorando attivamente nella cooperativa Karibu. L’avvocato Borré ha comunque dichiarato di avere depositato istanza al Tribunale del Riesame contro l’ordinanza che impone l’interdizione alla sua cliente.

*AGGIORNAMENTO: Il Gip Giuseppe Molfese, dopo il parere negativo del Pm Andrea D’Angeli, ha respinto la richiesta di revoca della misura interdittiva e del sequestro presentata dal legale della moglie del deputato Aboubakar Soumahoro, Liliane Murekatete. Per la donna, il Gip Molfese ha motivato il rigetto dell’istanza di revoca perché ha continuato a prendere lo stipendio, intorno ai 40mila euro all’anno, anche durante la gravidanza e nei periodi in cui la moglie del deputato Soumahoro sostiene di non aver avuto ruoli gestionali all’intero della cooperativa. Al contrario, secondo il Gup Molfese, Murekatete ha partecipato attivamente al meccanismo fraudolento contestato anche ai famigliari. Come prova portata dalla Procura, c’è anche una firma apposta da Murekatete il 28 maggio 2019, in qualità di socia di Karibu, davanti a a un notaio di Latina.

Articolo precedente

“LA VOCE DELL’ENDOMETRIOSI”, L’INCONTRO ALL’EINAUDI-MATTEI DI LATINA

Articolo successivo

TRUFFA E FALSO ALLA “CASA DEL SOLE” DI FORMIA, ASL: “SAREMO PARTE CIVILE”

Ultime da Giudiziaria