Nomina del responsabile contabile-finanziario al Comune di Itri. Continua il botta e risposta tra il Sindaco Antonio Fargiorgio e i tre consiglieri di minoranza che lo scorso 23 ottobre avevano sollevato la questione: Vittoria Maggiarra, Giuseppe Cece e Osvaldo Agresti
LA NOTA – Necessariamente dobbiamo rispondere per le rime al Sindaco Antonio Fargiorgio sulla questione legata alla nomina fiduciaria, ai sensi dell’art. 110 del TUEL, di un Istruttore Direttivo Responsabile da adibire al Servizio Contabile-Finanziario del Comune di Itri.
Nella giornata di ieri, infatti, dopo la formale diffida inoltrata in data 23 ottobre al Sindaco Fargiorgio, alla sua Giunta ed al Segretario comunale (segretario n. 4 in ordine di nomina), e dopo le censure sollevate dai tre Consiglieri di opposizione, l’Avv. Vittoria Maggiarra, l’Avv. Giuseppe Cece e il Dott. Osvaldo Agresti, veicolate a mezzo stampa e a mezzo social, il Sindaco Fargiorgio scrive un post sulla pagina fb “Itri prima di tutto”.
Un post che sa, per l’ennesima volta, di un “minestrone narrativo” contenente di tutto e di più pur di generare confusione e deviare la critica, legittimamente sollevata, dal concetto centrale sostanziale esposto da noi Consiglieri di minoranza. Fargiorgio parla di “fantomatica” diffida…Cosa vuole intendere? Fantomatica, nella lingua italiana, assume il significato di irreperibile, introvabile, inafferrabile; cioè, vuole dire forse il Sindaco che non ritrova la nostra diffida (in questo caso siamo lieti di essergli di aiuto indicando il N° 15662 del protocollo) tra i tanti atti comunali? E poi, pur volendo dare al detto termine il significato figurativo di irreale, immaginaria, fantastica, inconsistente, ci viene da pensare che, dinanzi a tanto scomodo nel redigere l’ennesimo tedioso scritto, il Sindaco Fargiorgio abbia, di fatto, avuto non pochi problemi all’interno della sua stessa maggioranza.
Una maggioranza, che, invero, è essa medesima fortemente divisa sulla questione della nomina politico-fiduciaria di un Responsabile al Bilancio comunale!! E il motivo è semplice! Una nomina siffatta, a 6 mesi dalle prossime elezioni amministrative, costituisce, sul fronte politico, civico e morale, un’azione indegna tale da condizionare il futuro della macchina burocratico-amministrativa e politica per i prossimi tre anni.
Ricordarsi, solo oggi, in vista dello spirare del proprio mandato politico, di nominare un Istruttore Direttivo Responsabile per uno dei Settori nevralgici e strategici dell’Ente comunale, ossia il Settore Finanziario, significa violare, senza scrupolo alcuno, un criterio fondamentale che sottende ogni azione di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, vale a dire, il criterio dell’opportunità.
Criterio che, evidentemente, il Sindaco Fargiorgio ignora del tutto, poiché lo confonde e lo mistifica con i concetti di illegittimità e di irregolarità su cui basa tutto il suo “minestrone narrativo” facebook.
Ma, la cosa ancor più grave, è che nell’articolo “Itri prima di tutto” lo stesso Sindaco Fargiorgio e la sua amministrazione si trincerano e tentano di motivare la necessità attuale di procedere all’avvio della procedura ex art. 110 del TUEL su di una lettera a firma del Dott. Giorgio Colaguori, che, da oltre due anni, gestisce ed è responsabile dell’ambito Contabile-Finanziario comunale.
Il Dott. Colaguori, infatti, con nota del 15/10/2020, avrebbe “auspicato il ritorno alla separazione della responsabilità tra area finanziaria ed area tributaria come storicamente sempre è stato”, al contempo, invitando l’Amministrazione ad “adottare tempestivamente le opportune misure organizzative nel merito, valutando anche soluzioni esterne all’Ente”.
Dinanzi a tali dichiarazioni, noi ci chiediamo:
Chi è che nell’ambito di un’Amministrazione comunale detta gli indirizzi di azione e decide i tempi e le modalità di esecuzione della stessa?
Come mai il Dott. Giorgio Colaguori, solo oggi, a 6 mesi dalla scadenza del mandato politico della giunta Fargiorgio, chiede (sua sponte o su sollecitazione?!) di fare un passo indietro nella responsabilità al Settore Finanziario per affidarla a soggetti terzi?
Dove si ravvisano, in questo caso, le responsabilità proprie della politica e dove si ravvisavo, invece, le responsabilità ineluttabili dell’organo tecnico di gestione?
In sintesi, una vicenda politica, quella attuale, davvero sgradevole e dal sapore fortemente amaro e meschino, che offende la competizione politico-democratica, che offende e tenta di reprimere le libertà decisionali, programmatiche e di azione della futura governance locale e, al tempo stesso, inevitabilmente, offende tutta quella cospicua parte della cittadinanza che, ormai, chiaramente e da tempo, non si riconosce più nella rappresentanza politica targata Fargiorgio.
Non dimenticherà, poi, il Sindaco di Itri che i Consiglieri Maggiarra, Agresti e Cece erano sì presenti nella seduta del Consiglio comunale del 31 agosto scorso, quando veniva approvato il bilancio di previsione per gli anni 2020/2022!!
Appunto…il bilancio di previsione triennale…cioè, il documento programmatico, obbligatorio e fondamentale per la vita futura dell’Ente comunale, che noi Consiglieri di minoranza (Maggiarra, Cece e Agresti), per la prima volta nella storia politica itrana, abbiamo fatto emendare proponendo e presentando all’intera cittadinanza, ben 10 emendamenti (sul sociale, sulla scuola, sul lavoro, sull’ambiente, sulle opere pubbliche, sulle barriere architettoniche) allo sterile schema di bilancio votato dall’esecutivo Fargiorgio!!
Inoltre, sia in quella sede che nella prodromica Commissione consiliare Bilancio, sono state forti e chiare le avversità al 110 proposto, che, insieme a tutte le anomalie contabili che abbiamo portato all’evidenza presso la Corte dei Conti, censurate proprio nel Consiglio Comunale scorso, ci hanno portato al voto di astensione (e non di approvazione) del documento di bilancio. E vi pare poco!!”