Indagine sugli appalti al Comune di Itri: fissata l’udienza preliminare per la presidente della cooperativa e diversi dipendenti pubblici
Già a dicembre 2019, la Procura di Cassino aveva chiuso le indagini a una presunta turbativa d’asta avvenuta nel 2015 durante il procedimento di affidamento diretto dei servizi mensa e del canile da parte del Comune di Itri. In realtà, quell’indagine era più complessiva per tutta una serie di appalti pubblici individuati tra gli anni 2014 e 2019.
Le indagini vedono coinvolti, a vario titolo, l’allora Segretario comunale, dott.ssa Cinzia Iacuele, l’ex responsabile del servizio scuola Rita La Rocca, la dott.ssa Massimina De Filippis, che succedette alla Iacuele nel ruolo di Direttore generale, e la presidente della Cooperativa Arteinsieme, tuttora affidataria del servizio di gestione dei randagi, Patrizia Marciano. Oltreché a loro anche l’ex dirigente comunale Vincenzo Saccoccio e l’attuale dirigente dell’Amministrazione provinciale di Latina e del Comune di Gaeta Massimo Monacelli. Coinvolto anche l’allora responsabile finanziario e di ragioneria.
A finire all’attenzione della Procura di Cassino le procedure di affidamento diretto di alcuni servizi del Comune. Il 22 dicembre, il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino, Massimo Lo Mastro deciderà se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio per i sunnominati indagati formulata dal Pm Alfredo Mattei. Nel caso affermativo, gli indagati dovranno affrontare un processo partito da un’inchiesta della Guardia di Finanza di Formia che ha permesso alla Procura di arrivare alle accuse di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Al vaglio degli inquirenti, oltreché gli affidamenti diretti per il servizio mensa e la gestione dei cani randagi, anche il trasporto disabili e l’assistenza agli alunni disabili, decoro e manutenzione urbana (spazzamento strade), la pulizia del cimitero e l’accoglienza dei richiedenti asilo. Tutti affidamenti che secondo la Procura sarebbero stati intaccati da decisioni orientate oppure con la pratica dello spezzettamento delle gare, come ad esempio quelle affidate, nel 2014, ad Arteinsieme in riferimento ai servici di manutenzione strade e pulizia.
Sono tante le determine comunali finite sotto la lente degli investigatori della Guardia di Finanza e l’ammontare degli affidamenti alla coop “Arteinsieme” le ha fruttato tra i 500 e le 600mila euro per ogni anno dal 2014 al 2016. Più basse gli emolumenti, invece, negli anni 2017 e 2018: quasi 300mila euro il primo anno, poco più di 260mila il secondo anno.