ISOLA ECOLOGICA NEL MOF DI FONDI: I DUBBI DI ARPA LAZIO

A Fondi nascerà un nuovo impianto di recupero e smaltimento di rifiuti non pericolosi: via libera dalla Conferenza dei Servizi all’Isola Ecologica del Mof

Come si legge in una determina della Provincia di Latina, la società “Agrofondi società consortile cooperativa” presso il Mercato ortofrutticolo di Fondi (Mof) in Via Madonna delle Grazie ha ottenuto il via libera dalla conferenza dei servizi per l’isola ecologica all’interno della struttura. Si tratta della società consortile cooperativa operante nell’esecuzione del progetto Eco Ambientale tra MOF Scpa e la medesima società.

Alla Conferenza dei Servizi, dopo qualche carenza documentale richiesta alla Agrofondi, hanno partecipato Regione Lazio, Acqualatina Spa, Arpa Lazio, Comune di Fondi, Mof, Asl e Vigili del Fuoco.

La Regione Lazio ha dato il suo silenzio assenso senza condizioni all’impianto di recupero e smaltimento proprio come hanno fatto i due Dipartimenti di Igiene e Lavoro dell’Asl di Latina.

Acqualatina ha chiesto chiarimenti per lo scarico in pubblica fognatura e Arpa Lazio ha domandato delucidazioni sui rifiuti che saranno trattati dall’impianto.

Il Comune ha, invece, trasmesso la nota che autorizza il Mof allo scarico. Quest’ultimo ha dato il nulla osta all’impianto e non poteva essere altrimenti trovandosi l’isola di smaltimento all’interno del mercato ortofrutticolo. Peraltro, la società Agrofondi ha la sede legale in Via Piemonte dove sorge il Mof.

Il Settore Ecologia e Tutela del Territorio della Provincia di Latina ha dichiarato, con determina, la conclusione positiva della Conferenza dei Servizi con prescrizioni, dopo che l’istruttoria tecnica conclusasi il 14 aprile scorso ha espresso parere favorevole all’impianto.

Ma cosa tratterà questo impianto? Si parla di imballaggi di carta e cartone, vetro, plastica, plastica, legno e sottoprodotti vegetali da conferire in tre impianti: Del Prete Waste Recycling srl (Latina Scalo), Mad srl (discariche di Roccasecca e Civitavecchia) e Agripower (Latina) rispettivamente per 497,85 tonnellate, 1425 tonnellate e 1425 tonnellate.

I DUBBI DI ARPA – Tuttavia l’Arpa Lazio specifica che “si ritiene opportuno che la società (ndr: Agrofondi) confermi” il conferimento nelle discariche della Mad srl, controllate dall’imprenditore Valter Lozza recentemente arrestato nell’inchiesta che vede coinvolta anche la Dirigente regionale Area Rifiuti Flaminia Tosini, poiché “si tratta in entrambi i casi di discariche, pertanto non risulta comprensibile tale destinazione finale per un sottoprodotto. Inoltre, ciò risulterebbe anche in contrasto con l’attività per la quale la Società ha richiesto l’autorizzazione, in quanto propedeutica ad un’attività di recupero e non di smaltimento“.

In merito alla provenienza dei sottoprodotti vegetali – continua l’Arpa Lazio – nella “Relazione tecnico descrittiva e progetto sistema di raccolta e trattamento acque di prima pioggia ed eluati delle aree dell’isola ecologica” a firma dell’Ing. Giuseppe Venditti è riportato che “nell’isola confluiscono e messi in riserva tutti i rifiuti prodotti all’interno del Centro Agroalimentare all’Ingrosso di Fondi. Materiali che sono costituiti principalmente da sottoprodotti vegetali e imballaggi misti, pertanto è verosimile che gli stessi siano scarti vegetali provenienti dal mercato ortofrutticolo, quindi ad elevato contenuto organico.

Non solo inerti quindi. Una parola – inerti – che mette in allarme cittadini e comitati ogni qual volta la si pronuncia. Non a caso le proteste per altri due impianti che la Provincia di Latina aveva individuato, tramite la Conferenza dei Sindaci del 20 gennaio scorso, al fine di chiudere il ciclo dei rifiuti nel territorio di Latina nascono da lì: dalle parole della burocrazia e dagli allegati di una decisione che, almeno in questo caso, evidenzino i dubbi dell’agenzia ambientale del Lazio. Tra le scartoffie, spesso confuse e scritte in maniera poco chiara, si celano i dettagli che fanno la differenza.

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