INVESTITO E UCCISO A PONTINIA: IL CONDUCENTE DELL’AUTO ARRESTATO RIMANE IN SILENZIO DAVANTI AL GIP

Riccardo Giorgi
Riccardo Giorgi

Ciclista rimane ucciso in seguito a un incidente stradale in località Cotarda, nel comune di Pontinia: interrogato l’uomo arrestato

È comparso davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, il 35enne, difeso dall’avvocato Italo Montini, arrestato per aver investito e ucciso il 39enne di Terracina, Riccardo Giorgi.

L’incidente è avvenuto nella mattinata del 25 febbraio, quando un ciclista, che percorreva la Migliara 51, è stato investito e ucciso dopo l’impatto devastante frontale con un Suv Ford. Uno scontro talmente forte che l’autovettura è uscita fuori dalla carreggiata ed è finita, dopo decine di metri, sul prato che costeggia la strada. Il conducente 39enne, originario di Sonnino, ma residente a Pontinia, è rimasto lievemente ferito ed è ora indagato per omicidio stradale.

Sul posto due ambulanze del 118, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri, oltreché alla Polizia locale di Pontinia.

A perdere la vita, come detto, è stato il 39enne di Terracina, Riccardo Giorgi, che come gli capitava spesso stava passando per quella via dove era solito allenarsi. Tecnico radiologo in servizio al Goretti di Latina, Giorgi aveva la passione per gli sport come il ciclismo e il triathlon. Due anni fa, il 39enne aveva partecipato alla gara di Iron Man a Copenhagen.

Subito dopo il sinistro mortale, è stato fermato il conducente del Suv Ford Kuga che, sottoposto agli esami tossicologici, è risultato positivo per aver assunto sostanze stupefacenti (cocaina e benzodiazepina). Ecco perché, dopo il test, è finito agli arresti domiciliari.

Secondo la ricostruzione dell’incidente fatta sul luogo, il conducente del Suv, che si trovava sul lato opposto al verso in cui veniva Giorgi, ha perso il controllo del mezzo che andava a velocità sostenuta e, sbandando, ha invaso l’altra corsia prendendo in pieno il 39enne terracinese, che ha lasciato una compagna e due bambini.

Oggi, 28 febbraio, davanti al Gip Cario, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere, risultando peraltro in forte stato di choc e non ricordando molto di ciò che è successo. L’avvocato difensore non ha chiesto misure alternative e il Gip ha convalidato l’arresto, lasciando il 35enne ai domiciliari.

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