INCHIESTA TOUCH&GO: CONCESSI I DOMICILIARI A CLEMENTE

Il tribunale di Cassino

Inchiesta Touch&Go: esce dal carcere Danilo Armando Clemente, il 37enne di Minturno arrestato dai Carabinieri di Formia oltre un anno fa

Il Collegio presso il Tribunale di Cassino, presieduto dal Giudce Marco Gioia – a latere Sangiovanni e Cerase – ha accolto favorevolmente l’istanza presentata dall’avvocato Vincenzo Macari nell’interesse di Clemente, arrestato nel luglio 2020 in seguito all’operazione Touch&Go che ha sgominato un sodalizio di stampo camorristico operante tra Scauri, Formia, Gaeta e Ponza.

Il 37enne stava scontando la misura cautelare presso il carcere di Rebibbia ed è attualmente sotto processo (insieme ad altre 11 persone che hanno optato per il rito ordinario) derivante dall’inchiesta Touch&Go la cui prossima udienza si celebrerà il 2 dicembre presso il Tribunale di Cassino. Nel processo, per cui sono stati già condannati i vertici del sodalizio legato alla camorra di Secondigliano, sono contestate, a vario titolo, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, possesso di armi e materiali esplodenti, minaccia, violenza privata e lesioni, con l’aggravante di aver agito con metodo mafioso.

Per Clemente, in accoglimento dell’istanza presentata dalla difesa, sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Il 37enne è stato recentemente coinvolto in un’altra operazione anti-droga denominata “Traqueteros” insieme ad altri co-imputati del processo “Touch&Go”, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma.

L’accusa è quella di aver fatto parte di un’ulteriore organizzazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, radicata tra la Campania ed il Lazio, che si era staccata dalla fazione delineata nell’inchiesta “Touch&Go”.

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