I Meetup 5 Stelle commentano la notizia della presunta maxi indagine della Procura di Cassino sulla Clinica Costa di Formia e chiedono l’intervento della Commissione Sanità
“La notizia della maxi inchiesta aperta dalla Procura di Cassino sulla clinica Costa di Formia ci lascia quanto mai sconcertati”. Così in una nota congiunta i Meetup 5 Stelle del Basso Lazio (Formia – Minturno – Gaeta – Itri – Santi Cosma e Damiano – Castelforte).
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“A leggere alcuni dei passi degli articoli di stampa, si parla addirittura di somministrazione di farmaci scaduti, condizioni igienico-sanitarie precarie, mancata sterilizzazione della strumentazione chirurgica impiegata nelle sale operatorie, non si sa se sperare che tutto si risolva in una bolla di sapone, così facendo tirare un sospiro di sollievo a tanti cittadini che a questa struttura si sono spesso rivolti e ai tanti che all’interno vi lavorano, o augurarsi che l’indagine vada fino in fondo individuando ogni responsabilità come ci auspichiamo accada per la morte della 21enne di Lamezia Terme deceduta nel 2019 a seguito di una banale operazione di rinoplastica.
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“Non di meno conto, particolarmente gravosa per le casse regionali – aggiungono i Meetup 5 Stelle -, l’accertamento in corso sui rimborsi dal servizio sanitario regionale alla Clinica: “un lungo elenco di interventi in realtà mai eseguiti”: quando alcuni pazienti si recano nella clinica Costa per sottoporsi a degli esami, vengono acquisiti i loro dati e con quegli stessi dati vengono chiesti dei rimborsi sostenendo che tali pazienti sarebbero stati ricoverati anche per più giorni, mentre in realtà non avrebbero mai occupato un letto e, effettuato l’accertamento richiesto, sarebbero tornati tranquillamente a casa”.
Concludono i Meetup del Golfo: “Il solo sospetto che in questa Clinica sia accaduto quanto descritto dalla stampa è per noi meritevole di un approfondimento e proprio per questo intendiamo attivarci con i portavoce del Movimento 5 Stelle in Regione Lazio che perché quanto prima chiedano un’audizione al Presidente della VII Commissione regionale Sanità, Pino Simeone. Che essendo tra l’altro di Formia, ci sorprende e ci allarma non si sia già attivato in questo senso”.