Inchiesta rifiuti Lazio: la Regione si è svegliata con gli arresti domiciliari della Dirigente dell’Area Rifiuti Flaminia Tosini. Il provvedimento ha riguardato anche l’imprenditore della New Green Roma srl Valter Lozza, proprietario anche di due discariche nel Lazio e con interessi nel mondo della stampa (Latina Oggi e Ciociaria Oggi). La Regione ha sospeso La Dirigente dalla sua funzione
L’inchiesta contesta, a vario titolo, corruzione, concussione e turbata libertà di procedimento di scelta del contraente a Tosini e Lozza. Quest’ultimo avrebbe ottenuto indebitamente l’autorizzazione, a favore della sua società Ngr Srl, per la trasformazione della discarica dei rifiuti inerti di Monte Carnevale a nuovo sito di smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento di Rsu di Roma Capitale: la cosiddetta Malagrotta 2, poiché limitrofa alla discarica di Valle Galeria chiusa da anni, e votata anche come nuova discarica da una delibera della Giunta Raggi. Lo scorso maggio, il sindaco Raggi dichiarava: “La discarica di Monte Carnevale e’ stata autorizzata ed e’ in costruzione“.
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“Abbiamo appreso dagli organi di stampa la notizia della misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti della direttrice regionale Flaminia Tosini, responsabile della Direzione Politiche ambientali e Ciclo dei rifiuti – dichiara la Regione – Come previsto dal regolamento regionale, la dirigente è stata sospesa dal suo incarico in attesa di conoscere gli sviluppi dell’inchiesta avviata dalla Procura di Roma“.
Sembra un atto dovuto. La stessa nota aggiunge al garantismo anche una vera a propria solidarietà alla Dirigente.
“Esprimiamo fiducia nell’azione della magistratura, auspicando che si faccia rapidamente luce su questa vicenda, e rinnoviamo l’apprezzamento nei confronti della direttrice Tosini, che saprà chiarire la correttezza del suo operato nel rispetto delle proprie funzioni“.
Di diverso tenore, invece, almeno altre due dichiarazioni provenienti dal mondo della politica. Cauti i 5stelle.
EUROPA VERDE – “C’è un forte senso di rabbia e di impotenza tra chi segue ed ha a cuore le vicende per un corretto trattamento dei rifiuti a Roma e nel Lazio – spiegano Nando Bonessio e Laura Russo coportavoce di Europa Verde Lazio – Per non parlare poi del fatto che velocemente si passa dalla rabbia al paradosso:mentre alla Regione Lazio viene istituito l’Assessorato alla Transizione Ecologica, i Carabinieri del Nucleo Ambientale eseguono l’arresto ai domiciliari di Flaminia Tosini il Direttore regionale alle politiche ambientali e il ciclo dei rifiuti“.
“La Dirigente – si legge nella nota di Europa Verde – avrebbe favorito l’imprenditore Valter Lozza, amministratore delle societa Ngr Srl e Mad Srl, per la trasformazione della discarica per i rifiuti inerti di Monte Carnevale, a nuovo sito di smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento di Rsu della Capitale. Ossia qualcuno ancora sceglie di speculare e guadagnare sui rifiuti mentre i territori e i cittadini della nostra regione subiscono da decenni un danno ormai irreparabile all’ambiente e alla salute. Scegliamo di non commentare il lavoro degli inquirenti che speriamo concludano prima possibile le indagini ed individuino le specifiche responsabilità individuali. Allo stesso tempo però come Europa Verde chiediamo che subito la polita locale, rappresentata dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e la Sindaca di Roma Virginia Raggi, prendano atto dell’ennesimo fallimento delle loro scelte, diano avvio ad una approfondita indagine interna, ma soprattutto cancellino la previsione di collocare una discarica a Monte Carnevale. Parlare di oggi di economia circolare e di sostenibilità ambientale, nulla può avere a che fare con la scelta di realizzare una discarica nel cuore della Valle Galeria, un territorio che da oltre 40 anni subisce le scellerate scelte ambientali degli enti locali e dovrebbe essere oggetto solamente di bonifiche e riqualificazioni ambientali“.
MOVIMENTO 5 STELLE – “Apprendiamo con sconcerto degli arresti legati alla gestione del ciclo dei rifiuti che coinvolgerebbero, tra gli altri, un dirigente della Regione Lazio. Confidiamo nella giustizia e nelle Autorità giudiziarie affinché siano accertate e approfondite tutte le dinamiche e le eventuali ramificazioni di questa vicenda”. Così in una nota congiunta Roberta Lombardi e Valentina Corrado, neo assessori alla Transizione Ecologica e al Turismo ed Enti Locali della Regione Lazio con la Giunta Zingaretti. “Purtroppo non è la prima volta che nel Lazio, e nelle altre regioni d’Italia, la gestione dei rifiuti presenta delle zone d’ombra in cui sembrerebbe caratterizzarsi non come un servizio pubblico per i territori e i cittadini ma come un business in favore di interessi particolaristici a detrimento della collettività e dell’ambiente”.
“Oltre al rispetto delle regole, ai controlli e agli strumenti messi in campo dalle Autorità competenti, il miglior antidoto contro queste disfunzioni croniche del settore è capovolgerne a monte il paradigma di gestione, passando dall’attuale sistema basato sulla produzione e movimentazione dei rifiuti a un nuovo modello, basato innanzitutto sulla riduzione dei rifiuti e sull’economia circolare. Un processo di riconversione in cui sarà fondamentale il contributo degli Enti Locali del Lazio ai fini di incentivare una maggiore partecipazione, responsabilizzazione e trasparenza”.
COMMISSIONE ECOMAFIE – “Se sulle autorizzazioni del sito di Monte Carnevale sono stati commessi illeciti lo accerteranno i magistrati. Vorrei tuttavia sottolineare come la Commissione Ecomafie avesse la consapevolezza delle criticità ambientali legate a miniere e cave dismesse, tanto da aver avviato un’inchiesta su questo tema. Quanto accaduto questa mattina conferma l’importanza dell’argomento“. Così in una nota il presidente della Commissione Ecomafie Stefano Vignaroli.
“La Commissione Ecomafie aveva notato fin da subito aspetti critici meritevoli di ulteriore approfondimento rispetto alla decisione di realizzare nella cava esaurita di Monte Carnevale la nuova discarica di rifiuti urbani di Roma. Un anno fa, a marzo 2020, alla vicenda erano state dedicate specifiche audizioni in cui era stata sentita anche la dottoressa Flaminia Tosini. Quanto emerso aveva confermato le perplessità della Commissione. Da qui la decisione di inserire Monte Carnevale tra i casi esemplari di approfondimento nell’ambito dell’inchiesta sugli aspetti ambientali legati a miniere e cave dismesse“.