Inchiesta Dune: il Tribunale del Riesame annulla l’ordinanza emessa nei confronti di uno degli indagati a Sabaudia
Si tratta di Giuseppe Gianni Polidoro, l’appuntato del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Fogliano, con la responsabilità di manutenere il verde all’interno del Parco Nazionale del Circeo, accusato dalla Procura di Latina di peculato.
L’ordinanza firmata dal Giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota aveva emesso nei confronti del Forestale, nonché padre di un collaboratore nello staff dell’ex Sindaco Gervasi, il divieto di dimora e l’interdizione dal lavoro per 12 mesi.
Secondo l’accusa, Polidoro avrebbe sfruttato la sua posizione di responsabile del Nucleo Operai Forestali dediti alla manutenzione del verde all’interno del Parco Nazionale del Circeo. L’appuntato si sarebbe servito più volte di mezzi e personale del proprio Corpo di appartenenza così da effettuare lavori non per conto dell’Ente Parco ma per quello del Comune di Sabaudia. E in un caso il lavoro di manutenzione del verde sarebbe venuto a favore proprio del Sindaco Gervasi.
Peraltro il Forestale, è citato a più riprese anche nel contesto delle concessioni balneari poiché la moglie è titolare del chiosco “La Rosa dei Venti”, finito all’attenzione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina per aver dato in appalto la sua concessione: una possibilità che sarebbe espressamente vietata. Ne nacque un caso di revoca della concessione che vide il contrapporsi tra Gervasi, contraria al provvedimento, e i due responsabili amministrativi i quali, invece, mantennero dritta la barra per la revoca.
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Ad ogni modo, il Riesame di Roma, composto dal collegio dei giudici Natoli, Mostarda e Manni, a cui Polidoro si era rivolto tramite il suo avvocato difensore Alessandro Mariani, contro l’ordinanza del 18 febbraio, ha annullato il provvedimento nei confronti del Forestale. Il Tribunale della Libertà, inoltre, ha annullato anche l’ordinanza per il tecnico comunale Riccardo Guglielmi, coinvolto nella gara d’appalto per l’infissione di pali in legno di ancoraggio funzionali all’allestimento del campo di gara per la Coppa del Mondo di Canottaggio e la manutenzione dell’illuminazione pubblica. Il Gip Castriota aveva disposto per lui domiciliari. Difeso dall’avvocato Cardarello, Guglielmi è stato liberato dalla misura restrittiva.