INCENERITORE E BIOGAS: GLI STUDENTI DI SERMONETA CHIEDONO RISPOSTE ALLA POLITICA

biogas
Biogas (foto d'archivio)

Inceneritore biogas: la lettera degli studenti Sermoneta che denunciano l’inquinamento e chiedono risposte al Sindaco di Latina Damiano Coletta

Di seguito la lettera che riceviamo e pubblichiamo integralmente.

Caro sindaco siamo gli studenti e i bambini di Sermoneta, ancora non ci hai degnato di una risposta, forse perché non votiamo. 
Una cosa ci piacerebbe dire: se piantate 2 alberelli, per favore,  non dite che siete green e non prendeteci in giro dicendo che avete fatto un parco. 2 alberelli non sono un parco, sono un giardinetto per il cane. Il parco, se sei green lo devi fare la posto del biogas (cavallo di Troia). E al posto dell’ecomostro inceneritore Lanxess detto il vulcano perché a Sermoneta questo scempio da voi autorizzato in tempi di covid-19 porta solo tumori cancro e sofferenza, morte e povertà. 

Premessa per capire il senso delle 10 domande: dove ci sono le ruspe che avanzano distruggendo per sempre il nostro futuro e la nostra salute sorge anche il vecchio Vulcano (inceneritore affamato di rifiuti industriali) che più brucia, più inquina e più guadagna, paradossalmente, con incentivi statali mentre noi moriamo di cancro. 
Durante il lockdown Covid-19, incredibilmente, il vecchio vulcano è diventato grande, un gigante (LANXESS) con le sue nuove ed altissime colonne di fumo, con il rumore delle turbine e illuminato a giorno, un vero eco-mostro, ma con le ciminiera basse e ben nascoste tra i tetti delle case per non fare capire ai residenti la portata di questo inceneritore di scorie industriali.

Il Cavallo DI Troia è invece il nascente impianto a Biogas (Forsu) ovviamente di rifiuti solidi urbani. Questo è quello che mettono in copertina….il “bio-metano”, perché è bio, con la faccia pulita, è il futuro, non inquina e con questo pretesto vogliono aprire la porta a migliaia e migliaia di camion pieni di spazzatura provenienti da mazza Italia. 
Ma attenzione, pian pianino, come la rana bollita. Altrimenti poi la gente se ne accorge dei piani nascosti.

Ecco le 10 domande a cui vorremmo un risposta.

Perché hai pensato di distruggere un territorio così carico di storia e tradizioni. Qui vivono 30 mila persone cosa ti ha spinto a pensare che queste persone possono convivere accanto ad una industria così pesante come incenerimento dei rifiuti? Forse perché siano una periferia sacrificabile? Forse perché i nostri genitori sono ignoranti e divisi?

Visto il drammatico aumento dei tumori a Latina era proprio necessario approfittare del covid per ingigantire il vecchio vulcano (inceneritore di rifiuti industriali Lanxess) e poi autorizzare, come se non bastasse con tutte le farmaceutiche, anche un “Cavallo di Troia” biogas (forsu)  solidi urbani per aprire la porta anche alla spazzatura di Napoli e Roma su un territorio stanco di chimica e morte e che ora, avrebbe il vantaggio di ripartire con il Green e la Cultura?

E poi visto la forte vocazione agricola perché NON un biogas a BIOMASSE  invece che a rifiuti SOLIDI URBANI con migliaia di camion? Forse c’entra il fatto che accanto c’è appunto, l’inceneritore Lanxess di rifiuti industriali a cui aggregare i solidi urbani residui? Forse perché di rifiuti residui ce ne sono molti in un impianto a biogas forsu? 

Alla fine del processo digestivo e dopo finita estrazione del biogas dove finiscono i rifiuti residui speciali rimanenti dalla lavorazione? I fanghi tossici e i rifiuti speciali residui, solidi urbani? Forse vengono bruciati nel vulcano Lanxess? Oppure questi rifiuti speciali ritornano indietro con i loro camion a Roma e Napoli?

Quando si scoprirà che il kiwi pontino e il vino di Cori e Cisterna IGP IGT saranno inevitabilmente contaminati da sostanze nocive e la gente non comprerà più i nostri prodotti chi ci risarcirà? Il biogas o l’inceneritore o le istituzioni? E chi pagherà per i nostri tumori?

Avete una assicurazione che copre questi rischi?

Iniziate con 35 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani accanto ai rifiuti industriali e come finirete? Con 70 o 140 o 360 mila tonnellate?

È fatto notorio che il business dei rifiuti è in mano alle mafie, a Latina qui ne sappiamo qualcosa con la discarica del Montello. Sindaci,  chi controllerà il contenuto dei migliaia e migliaia di camion caricati a Napoli, Roma ecc.? 

Il core business è solo vendere il biogas o anche produrre energia bruciando rifiuti per i soldi pubblici? Quanto guadagnerete e come verrano divisi gli incentivi statali tra il biogas e l’inceneritore? Forse sarà il caso di dare incentivi per trasferire le famiglie e chiudere e spostare le scuole troppo vicino all’inceneritore?

Come pensate di ricompensare tutti noi giovani costretti a emigrare all’estero per lavorare quando il nostro gioiello, fatto di un ecosistema fragile, di eco turismo, tradizioni, cultura, agricoltura biologica e prodotti locali è irrimediabilmente distrutto dalla immondizia di mezza Italia? 

Cosa ne sarà dei Giardini di Ninfa, di Sermoneta, del patrimonio verde, dell’Oasi WWF e degli animali che vi abitano con la colonna di fumo che ormai giorno e notte esce dal vulcano e inonda tutto e tutti?

Non sarebbe stato meglio scegliere un luogo meno di pregio per il biogas e l’inceneritore e bloccare lo scempio? 

Bloccate il biogas-cavallo di troia e chiudete il vulcano-inceneritore Lanxess che sicuramente a noi, non servono a niente. 
Vogliamo un parco, un polo culturale con musei e teatri nell’ex zuccherificio abbandonato e chiudere per sempre con l’idea scellerata del polo dei rifiuti dentro una città di 30 mila ragazzi.

Con quale faccia la Regione Lazio continua a dare incentivi all’agricoltura biologica sotto i veleni di un inceneritore e di un biogas. Non è corretto illudere le persone e nemmeno vendere prodotti che sicuramente biologici non sono. Anzi.

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