IMPIANTO FANGHI AD APRILIA, IV: “IMPEGNATI A EVITARE QUESTO SCEMPIO”

Immagine di repertorio da allwebitaly.com
Impianto essiccazione fanghi: Immagine di repertorio da allwebitaly.com

Impianto ad essiccazione solare per il trattamento fanghi derivanti dagli impianti di depurazione della provincia di Latina previsto ad Aprilia

Dovrebbe essere realizzato nel Comune di Aprilia, in Via del Campo, l’impianto di lavorazione fanghi progettato da Acqualatina Spa. La Regione Lazio ha inviato ai vari enti coinvolti la richiesta di Acqualatina per il procedimento di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dell’impianto.

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Il progetto dell’impianto è nato a febbraio quando la Conferenza dei Sindaci dell’ATO4 Latina, a febbraio 2022, approvò le proposte per le due strutture di smaltimento di fanghi da realizzare a Minturno ed ApriliaTanti erano stati gli interventi di biasimo da parte di parti politiche e associazioni che avevano criticato il difetto di comunicazione e trasparenza su una decisione impattante sui territori di Aprilia e Minturno.

Ad ogni modo la Regione Lazio ha già rilasciato un parere favorevole sui due impianti di Minturno e Aprilia per un progetto di fattibilità che ammonta a circa 10 milioni di euro. A intervenire, a febbraio 2022, fu l’allora Sindaco di Aprilia Antonio Terra: “Non siamo contrari alla tecnologia che porta miglioramenti nella depurazione, ma il progetto vogliamo vederlo nella sua interezza. Questi due impianti che vengono aggiunti a due depuratori tratteranno i fanghi di tutta la provincia di Latina. Perché uno al nord e uno al sud e non in posizione baricentrica?”. E ancora: “Se l’importo è di 10 milioni di euro chiediamo tutto il finanziamento, perché dobbiamo caricare in tariffa per una cifra di oltre 2 milioni e mezzo di euro? Ci sono impatti ambientali e questioni di ristori per i cittadini che si fanno carico di sopportare i due impianti, senza contare il traffico veicolare. Non siamo contrari ideologicamente ma c’è da chiarire meglio alcune questioni. Per l’impianto ad Aprilia dovremmo procedere ad espropri e il progetto definitivo va valutato sul lato dell’impatto del territorio dal momento che c’è un nucleo abitato non molto distante da quel sito”.

A intervenire oggi sulla vicenda è Vincenzo Giovannini, segretario provinciale di Italia Viva.

“L’impianto di trattamento rifiuti, perché così va chiamato dato il ruolo che svolgerà, sarà realizzato in via del Campo direttamente da Acqualatina, la quale ha già ha avviato l’iter in Regione Lazio per sottoporre il progetto alla Valutazione di impatto ambientale. Politicamente, noi siamo contrari a questo investimento perché Aprilia non può ospitare ancora ulteriori servitù in materia di impianti trattamento rifiuti, il territorio Apriliano è già ampiamente compromesso”.

“Tutti i giorni stiamo assistendo, soprattutto in estate, a proteste di cittadini e comitati che non riescono più ad avere una vita normale per i cattivi odori che ci sono in città, ultima in ordine di tempo, la protesta del comitato del quartiere Selciatella che sta vivendo in questo periodo una situazione molto pesante per ‘aria diventata irrespirabile. Pertanto dato che Aprilia ospita due impianti di trattamento umido, quattro impianti di biogas, un impianto TMB, i quali, tutti insieme fanno superare di gran lunga il fabbisogno provinciale, ribadiamo la nostra contrarietà al progetto”.

“Per impedirlo – conclude il segretario provinciale di Italia Viva – metteremo in campo tutte le azioni politiche possibili per scongiurare questo scempio, chiederò al nostro gruppo regionale di sostenere questa battaglia politica a difesa di una città che sta subendo troppe servitù e niente servizi. Quello che chiediamo ad Acqualatina è di migliorare i servizi offerti e diminuire i disservizi molto frequenti che è quello di cui ha veramente bisogno la città di Aprilia e i suoi abitanti, deve portare l’acqua nelle zone periferiche con relative fognature, deve ridurre le interruzioni idriche anche perché le tariffe aumentano tutti gli anni ma i servizi non migliorano anzi peggiorano”.

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