IMPIANTO DEI RIFIUTI BUFALINI A PONTINIA: PER LA REGIONE LA BIODIVERSITÀ È PRESERVATA

Rendering del progetto presentata dalla società spagnola in Regione Lazio
Rendering del progetto presentato dalla società portoghese in Regione Lazio

Impianto biometano ex Mira Lanza nel comune di Pontinia: arriva il via libera dalla direzione “biodiversità” della Regione Lazio

L’Area di Protezione e Gestione della Biodiversità della Regione Lazio esprime parere favorevole alla relazione dell’impianto biometano che dovrebbe sorgere nell’area un tempo occupata dalla Mira Lanza. Secondo l’area tecnica regionale, posso essere escluse le ipotesi negative rispetto all’impatto che l’impianto potrebbe avere su habitat e specie tutelati dai siti Natura 2000 in considerazione della distanza dell’impianto medesimo.

Criticità sono state riscontrate sul lato degli scarichi di acque reflue industriali e meteoriche che, però, non incidono sul via libera della Regione Lazio.

Il progetto è stato presentato lo scorso novembre 2021 dalla società portoghese Pan-Eco Iberica-Energias Renovaveis, il cui titolare rappresentate è un uomo originario della provincia di Cuneo. Si parla di un Impianto per il recupero della frazione organica dei rifiuti e dei liquami bufalini finalizzato alla produzione di biometano, con una capacità superiore a lavorare 100 tonnellate al giorno tramite incenerimento o diverso trattamento. Sorgerà per l’esattezza in viaAppia, Km 86,150.

Già a marzo 2022, l’agenzia per l’ambiente, Arpa Lazio, esprimeva le sue perplessità sulla realizzazione dell’impianto per produrre biometano dagli scarti bufalini e dai rifiuti umidi.

Tuttavia, a luglio scorso, è apparso ancor più significativo ciò che si legge nelle osservazioni inviate in Regione Lazio dal Comune di Pontinia. Nel documento firmato dal sindaco di Pontinia, viene scritto e ribadito a chiare lettere, così come a settembre 2022, che l’amministrazione comunale “è nettamente contraria all’iniziativa in primo luogo per motivi igienico sanitari in quanto “tali centrali è risaputo, da numerosi esempi simili in tutta Italia, posso produrre sostanze cancerogene”, così come scrive l’associazione italiana medici per l’ambiente di Latina”.

Lo stabilimento, che dovrebbe sorgere nell’area dell’ex Mira Lanza, sarebbe ubicato a ridosso della via Appia per la quale è in corso l’iscrizione ai siti Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un aspetto che rende inconciliabile un progetto di un impianto a biometano piazzato proprio dove dovrebbe essere certificato un riconoscimento così importante.

C’è di più. Il Comune di Pontinia è partner insieme ad altre amministrazioni del progetto “Mediaree” con Latina città pilota. Si prevede, quindi, la realizzazione di un prototipo di modello di gestione ambientale focalizzato sui canali come elemento strategico che lega l’area vasta al progetto “La macchina dell’acqua” per lo sviluppo strategico del territorio. Il canale che si intende soprattutto valorizzare e il Linea Pio, che costeggia l’Appia fino a Terracina e che convoglia le acque stagnanti al mare. “Ai lavori eseguiti per sua iniziativa dall’Ing. Gaetano Rappini si deve in sostanza se la palude vera e propria è oggi in massima parte prosciugata”.

Insomma, per il Comune, il progetto della società portoghese cozza in pieno con i progetti di carattere ambientale e culturale che l’ente intende perseguire. Non la pensa così la Regione Lazio rispetto alla tutela ambientale.

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