IMPIANTO CSS A SACIDA, I TECNICI DEL COMUNE DI APRILIA RILEVANO L’IMPATTO SU SUOLO E AMBIENTE

L'area dove sorgerebbe l'impianto CSS ad Aprilia
L'area dove sorgerebbe l'impianto CSS ad Aprilia

Impianto di produzione e raffinazione CSS- combustibile proposto ad Aprilia: continuano le osservazioni proposte dagli enti in sede di conferenza di servizi

La scorsa settimana, sono state depositate le osservazioni dell’associazione “Aprilia Libera”. Ieri, 9 giugno, la conferenza dei servizi ha accolto quelle del Servizio Ambiente del Comune di Aprilia. Si parla, come si intuisce, del progetto presentata dalla società Mts  Ambiente Innovazioni e Tecnologie, controllata dal patron di Rida Ambiente, Fabio Altissimi, che gestisce il Tmb di Via Valcamonica.

Il progetto, incardinato da mesi in una conferenza dei servizi indetta dalla Regione Lazio per la valutazione d’impatto ambientale, si propone la realizzazione e l’esercizio di un impianto di trattamento di rifiuti con produzione di CSS, avente una capacità in ingresso pari a 495.000 di di tonnellate di rifiuti all’anno. Le osservazioni firmate dal Dirigente del Servizio Ambiente del Comune di Aprilia Marco Paccosi e dal tecnico Gabriele Rezzini premettono che, ad ogni modo, l’impianto presenta comunque una capacità di trattamento potenziale fino a 825.000 tonnellate all’anno incrementando la frequenza di gestione a 20 ore ogni giorno.

L’impianto di Mts sorgerebbe, come noto, in Via Valcamonica su un lotto di terreno classificato come “zona territoriale omogenea di tipo E agricola” secondo il vigente P.R.G. comunale. Il Servizio Ambiente del Comune apriliano sottolinea che si tratta di “un intervento il cui assenso si configura come variante allo strumento generale comportante una nuova destinazione dell’area in “industriale”, dall’originaria destinazione “agricola” attualmente stabilità dagli strumenti di pianificazione“.

“Tale considerazione – continuano le osservazioni del Servizio Ambiente – assume particolare rilievo atteso che l’impianto viene proposto in prossimità di altri impianti esistenti, destinati al trattamento dei rifiuti, i quali hanno già determinato e sottratto alla destinazione agricola originaria suolo per circa 10,5 ettari. Il nuovo impianto così come i limitrofi esistenti si collocano all’interno di un tessuto agricolo fortemente impattato da edificazione residenziale, delimitata con la “Variante speciale per il recupero dei nuclei abusivi”, approvata dalla Regione Lazio, con successiva presa d’atto del Consiglio comunale di Aprilia. Un aspetto, quello evidenziato dai tecnici dell’Ambiente comunale, che assume valore in quanto la classificazione dell’attività proposta si configura quale “industria insalubre” di prima classe.

Per quanto riguarda i rifiuti che andrebbero trattati nel nuovo impianto, alcuni dei codici EER richiesti dalla società proponente “sono già gestiti presso l’esistente ed adiacente impianto TBM”, ossia quello di Rida Ambiente Srl.

Severe le osservazioni del Servizio Ambiente alla voce “Impatti” sul territorio che il nuovo impianto avrebbe. Il nuovo impianto, infatti, prevede ulteriore impermeabilizzazione di suolo “agricolo”per una superficie di circa 2 ettari e, considerando che Aprilia, per l’anno 2020, contribuisce al10% del consumo di suolo a livello provinciale, vi è la necessità di tutela della risorsa del suolo “mediante un giusto equilibrio tra la valorizzazione del sistema agricolo e le necessità di prevedere nuovi interventi di trasformazione del territorio”.

“Per quanto riguarda il progetto proposto – si legge nelle osservazioni – si richiede alla proponente di valutare l’opportunità di incrementare la superficie da destinata ad area verde, integrando l’intervento di trasformazione edilizia all’interno di un “sistema verde””.

Per le emissioni in aria, “non è da escludere la produzione di emissioni odorigene tenuto conto di alcune frazioni di rifiuto previste in ingresso. A tale proposito, preso atto della barriera verde perimetrale (per la quale si ritiene opportuno un incremento dimensionale)e del piano di monitoraggio proposto, si raccomanda il rispetto delle BAT per la riduzione e monitoraggio delle emissioni odorigene”.

Criticità rilevate anche sui consumi d’acqua, le emissioni in acque superficiali e in consumi energetici.

Osservazioni che non vanno verso un lasciapassare al progetto, come prevedibile. Sarà comunque il Rappresentante Unico Comunale, nell’ambito della Conferenza dei servizi, a trasmettere il parere definitivo di competenza da parte del Comune di Aprilia.

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