IMBARCADERI PER IMPORTARE DROGA E ARMI, IL COLLABORATORE DI GIUSITIZIA: “DEL VECCHIO CORROMPE TUTTI”

Johnny Lauretti e Massimiliano Del Vecchio
Johnny Lauretti e Massimiliano Del Vecchio

Operazione anti droga tra Fondi e Latina: uno degli episodi che meglio rappresentano la forza del gruppo Del Vecchio/Lauretti è rappresentato dalle parole dell’ex affiliato e ora collaboratore di giustizia Alessandro Simonelli. Insieme a lui, gli inquirenti si avvalgono di un altro collaboratore di giustizia, Salvatore Iannicelli.

A dicembre 2021, Simonelli ha riferito di un’importazione via mare di una ingente partita di droga.
Tra i committenti vi erano Massimiliano Del Vecchio e Johnny Lauretti. Tale operazione era stata gestita da un albanese di nome Adlis, che si identifica in Shity Adlis, già finito nelle carte dell’inchiesta “Giano” e in quelle dell’operazione “Jars”, alla quale importazione aveva partecipato lo stesso Simonelli, svolgendo funzioni di vigilanza sotto la direzione di Maurizio Macaro (non indagato), gestore di fatto di un imbarcadero nel canale di Sant’Anastasia di Fondi.

“Voglio parlare di fatti che attengono a traffici di sostanza stupefacente del tipo cocaina e polline (hashish). Parlo di tonnellate. Inoltre posso riferire di traffici di armi da guerra. Il territorio è quello di Fondi”, ha spiegato agli inquirenti Simonelli che nell’operazione era addetto alla vigilanza.

Fa da scenario un viaggio che, nel 2021, da Sant’Anastasia solca il mare aperto per importare da Marocco e dalla Turchia un carico di droga e armi.
“Gli scafisti erano tre di origine albanese, facevano parte del gruppo di Adlis. Due di loro erano già stati arrestati in Grecia. La loro età era compresa tra i 40 e i 45 anni e saprei riconoscerli in fotografia”.

“A largo il gommone che è partito – spiega Simonelli – si è incontrato con un altro gommone per effettuare un carico di hashish (credo una tonnellata e mezza) e di armi”. Il primo gommone avrebbe preso droga al largo del Marocco, secondo quanto raccontato da Simonelli.
“È quindi partito un secondo gommone dall’ormeggio di Macaro, a bordo vi erano Diego Ferraro e un albanese. Erano a bordo del gommone ZAR e portavano dell ’olio per tentare la riparazione. Una volta giunti sul posto, gli albanesi che stavano sul mercantile turco sono saliti sullo Zar di Luciano Zizzo e volevano recuperare il gommone con il carico di droga”.

Uno degli scambi di merce è avvenuto al largo di Ponza. Ma la situazione era altamente pericolosa tanto che “il ragazzo che è andato con lo ZAR ha compreso che volevano fargli trasportare parte della droga sul suo gommone e si è rifiutato, facendosi accompagnare a Ponza. È tornato a Fondi con il traghetto”.

Sui leader del sodalizio, Simonelli non ha dubbi: “I committenti di una parte del carico, nel senso di finanziatori, erano Jhonny Lauretti e Massimiliano Del Vecchio. Lauretti l’ho visto mentre Del Vecchio no in quanto era agli arresti domiciliari ma si parlava di lui e sono soci in affari. Dle Vecchio è la mente e corrompe carabinieri polizia e finanza, mentre Lauretti fa attentati a Fondi perché è scoppiata una guerra per il controllo dei traffici di stupefacenti tra gruppi avversi, è quindi la mano militare”. Le dichiarazioni sono del dicembre 2021, a pochi mesi di distanza dalla guerra criminale che il gruppo Lauretti/Del Vecchio intentò nei confronti del sodalizio rivale su Fondi capeggiato da Ferri e Pannone.





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