Sabrina è una mamma di Latina, genitore di una bambina con problemi di comportamento a scuola che vive in un contesto in cui i genitori sono separati e in più la piccola è affetta da una patologia cardiaca.
LA PERDITA DELLA FIGLIA
Nel 2017 viene richiesta l’adozione di provvedimenti urgenti a tutela della minore con la motivazione che la bimba presentava una condizione di notevole disagio psicologico e a scuola assumeva comportamenti oppositivi e aggressivi, quest’istanza cautelare verrà respinta dal Tribunale dei Minori.
Un giorno però la piccola ha una crisi di nervi a scuola, tanto da lanciare un libro a una delle insegnanti, a quel punto vengono allertate un’ambulanza e la polizia e addirittura viene presentato un esposto.
Successivamente il Tribunale emette un provvedimento di sospensione in via provvisoria ed urgente, dall’esercizio della responsabilità genitoriale da emettersi a carico di entrambi i genitori.
Secondo l’accusa di Sabrina da quel momento in poi non le è stato più possibile vedere la bambina, e addirittura il Tribunale per i Minorenni di Roma avrebbe imposto anche il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dai luoghi frequentati dalla figlia dopo le sue denunce alle forze dell’ordine, ai giornali e sui social.
Da qualche giorna a questa parte Sabrina ha iniziado a presidiare il tribunale dei minori per chiedere la restituzione della figlia, di cui dice di non conoscere l’ubicazione.