Una storia che è esemplificativa di come venga trattata l’informazione che non ha santi in paradiso in questa provincia e che manco vuole averli.
Contattato da Latina Tu, il prossimo consigliere comunale della Lega Vincenzo Valletta, subentrante a Matteo Adinolfi, dapprima dà la disponibilità all’intervista che volevamo fargli, solo però a patto di leggere le domande prima (noi avremmo voluto fargliele in presa diretta come si usa nelle democrazie compiute), poi ci dice che Latina Tu è stata troppo critica con la Lega in questi mesi, che siamo di un’altra ideologia (quale? A ottobre saranno trent’anni che è caduto il Muro di Berlino!), vabbe’…alla fine, letto il contenuto delle medesime domande, si tira indietro e aggiunge che, al massimo, dopo l’insediamento ufficiale a Piazza del Popolo, concederà la sua persona. Alla faccia del diritto di critica e cronaca, alla faccia del rispetto per l’informazione.
VINCENZO VALLETTA, STORIA DI UN GREGARIO
Ma chi è Vincenzo Valletta?
Vincenzo Valletta, classe 1972, un diploma da ragioniere e perito ottenuto al Salvemini, dal 2001 occupato presso una multinazionale leader mondiale nel settore di contenitori e bottiglie di vetro. È sposato e ha un figlio.
Il suo curriculum sociale racconta la storia di un animale da associazionismo vissuto sempre nel “cortile” della periferia rurale a nord della città, nell’area dello Scalo ferroviario, quasi sempre condotto in proprio e non come “associato”. Fondatore (nel 2008) e presidente dell’associazione “Borghi per Latina”, nel 2014 rincara la dose con un’altra associazione, sempre di stampo territoriale, di quelle che cercano di difendere “la memoria, le tradizioni e i sapori del nostro territorio”.
La spina dorsale della sua attività ridisegna il percorso che attraversa parallelamente a via Epitaffio il tragitto verso la stazione. È infatti il più convincente dei rappresentanti della “Chiesuola”, area spesso al centro di progettazioni mirabolanti aeroportuali e deludenti risvegli, con l’abbandono della truppa americana dalla scuola di volo Nato. È anche consigliere Acli.
Politicamente è un gregario, un uomo di fiducia, di quelli che organizzano i comizi per il “pezzo grosso” ma poi se ne stanno defilati, applaudono e di solito non vengono mai eletti. Però voti ne porta sempre, alle ultime elezioni regionali del 2018 (con la Lega) ha raccolto 1.090 voti risultando (seppur non eletto) terzo della lista ed è stato secondo nella lista dietro al neo eletto parlamentare europeo Matteo Adinolfi.
FINALMENTE NEL PALAZZO
Valletta così, dopo qualche dubbio derivante dalla Brexit che ha messo in pericolo l’elezione all’Europarlamento di Adinolfi, entra “finalmente” a palazzo in sostituzione di quest’ultimo, dopo decenni di attività gregaria. Eppure, non necessariamente, i gregari si immolano per coloro a cui tirano la volata.
Ne sa qualcosa Gianni Chiarato, il candidato che la lista civica coordinata da Valletta (“Borghi di Latina”) lo ha scaricato senza tanti complimenti per passare a Noi con Salvini nel 2016, alla vigilia delle elezioni comunali.
Quanto alle sue “fedeltà”, il gregario Valletta è stato vice-coordinatore comunale di Alleanza Nazionale e responsabile politico dei borghi nord, questo quando magari An non era più quella di una volta ma esisteva ancora.
Nel 2011, a braccetto con il fu consigliere regionale Stefano Galetto, tirano la volata per Giovanni Di Giorgi con la lista “Città Nuove”.
Di fatto, nella scelta dei suoi “compagni di viaggio” Valletta ha sempre prediletto personalità estremamente in vista in quel momento, forse sacrificando parte del suo evidente carisma (visto che in campo associativo è quasi sempre lui a coordinare). Ma è stato sostenitore di Galetto e della Polverini a livello regionale. Di Gianni Chiarato e di Giovanni Di Giorgi a livello comunale. Tutte personalità più o meno scomparse per motivi differenti e con differenti sfumature dai radar della politica.
Ora la sua scia è quella tracciata da Salvini, e la sua possibilità è arrivata con Adinolfi in Europa.
LATINA TU E LA LEGA
Da quando è nata Latina Tu non abbiamo mai fatto sconti a nessuno, e di certo non inizieremo a farli ora per ottenere un’intervista. Se il problema è la nostra indipendenza che ci porta a scrivere di dichiarazioni di pentiti che citano politici coinvolti in storie poco chiare (un aspetto che Valletta ha tirato fuori impropriamente), noi rispondiamo che continueremo a farlo. Per diritto di cronaca e, sopratutto, di critica. E perché c’è una Costituzione che ce lo permette.
Sta di fatto che l’episodio è spiacevole, sopratutto perché inizialmente ci era stata disponibilità e soltanto successivamente, dopo aver letto le domande, Valletta si è ricordato che preferirebbe rilasciare interviste solo una volta insediato.
Il dubbio è che il neo consigliere potrebbe essere stato richiamato dall’alto da qualcuno che non gradisce il lavoro che Latina Tu fa da tempo nel territorio della Provincia di Latina.
OTTO DOMANDE A VALLETTA
Visti i fatti, siamo costretti a porre le domande a Valletta all’interno di questo articolo a lui dedicato, certi che confermerà la sua dichiarata apertura al confronto con chi la pensa diversamente.
Sta di fatto che ancora una volta la politica locale sfugge al confronto con l’informazione che, in fondo, sta facendo soltanto il proprio lavoro. Con tutto il dovuto rispetto per il neo-consigliere comunale leghista, sopravviveremo. Chiaramente Latina Tu attende le risposte, e augura a Valletta il miglior ingresso nell’assise con la prece che da oggi in poi non può più permettersi di comportarsi come un privato cittadino ma è necessario che agisca come un uomo pubblico che risponde alle domande di interesse collettivo. Possibilmente senza leggere prima le domande.