Si terrà domani a Cisterna di Latina, a partire dalle ore 10 in Piazza XIX marzo, il McDonald’s Job Tour, l’evento itinerante di selezione del personale organizzato per le nuove aperture e le assunzioni McDonald’s su tutto il territorio italiano.
“Voglia di mettersi in gioco, di lavorare in squadra e a contatto con i clienti: queste sono alcune delle principali caratteristiche che l’azienda ricerca nelle persone che lavorano nei suoi ristoranti – afferma la McDonald’s -. Un’opportunità di lavoro concreta, grazie a contratti stabili (che rappresentano il 92% del totale) e possibilità di crescita professionale rapida, grazie a un programma di formazione strutturato”.
Martedì 3 ottobre i candidati interessati a lavorare nel nuovo McDonald’s di Cisterna di Latina potranno presentarsi in piazza muniti di curriculum e accedere ai colloqui individuali.
L’evento sarà l’occasione per i candidati di raccogliere informazioni sull’azienda e sul lavoro in McDonald’s, direttamente da chi vi è coinvolto in prima linea: saranno infatti presenti persone che lavorano nei ristoranti della zona che racconteranno e condivideranno la propria esperienza.
Per la nuova apertura di Cisterna di Latina McDonald’s è alla ricerca di 60 persone, posizioni che rientrano nel piano di crescita nazionale, che quest’anno prevede l’assunzione di 5.000 nuove persone in tutta Italia.
Ad ogni modo, non sono mancate le polemiche sotto il post del Comune di Cisterna di Latina che ha pubblicizzato l’annuncio di lavoro della multinazionale del “food” americano.
Un utente scrive: “Ritengo mortificante e senza rispetto della privacy questo “modus operandi ” della Mcdonald’s nei confronti di persone che hanno necessità di trovare lavoro”
Gli fa eco un altro commentatore: “A parte che c’è una letteratura sterminata sulle ingiustizie economiche e ambientali di questa come di altre catene del cibo, e capisco che lo scopo di questo tipo di post da parte dell’amministrazione sia quello di promuovere la possibilità di occupazione sul proprio territorio, ma c’è proprio la necessità di fare pubblicità a questo tipo di attività?”.
In tempi di crisi nera del lavoro, un ente pubblico che pubblicizza una multinazionale non poteva che far discutere.
