I RIFIUTI DI LATINA ANDRANNO A CISTERNA PER OLTRE MEZZO MILIONE DI EURO. NO DAGLI ALTRI IMPIANTI (TRANNE IL CSA)

Emergenza rifiuti, il Comune di Latina decide di conferire parte dei rifiuti indifferenziati nell’impianto di Cisterna

Lo stop dei conferimenti nell’impianto di Rida Ambiente di Aprilia, deciso dall’amministratore delegato Fabio Altissimi, in conseguenza di un incendio al bio tunnel della struttura di Via Valcamonica, fa sentire i primi effetti sui conti del Comune di Latina.

Per ovviare alla crisi dei rifiuti, il Comune di Latina ha individuato nell’impianto di trattamento dei rifiuti “Refecta” di Cisterna di Latina il luogo dove conferire l’indifferenziato che rischia di rimanere per altri giorni in città (anche se, al centro della città, Rida o non Rida, l’indifferenziato così come altri rifiuti difficilmente vengono raccolti con regolarità).

L’impianto di trattamento rifiuti di Cisterna è stato inserito nella lista della Regione Lazio suggerita ai Comuni dopo il blocco dei conferimenti a Rida Ambiente. Peraltro, l’impianto “Refecta”, al pari dell’impianto Csa di Castelforte, non tratta il rifiuto con il Tmb, ossia con il meccanico-biologico. Sono gli unici a essere sprovvisti di questa tecnologia.

L’ente di Piazza del Popolo, tramite una determina disposta ieri, 7 settembre, dall’ufficio “Ambiente”, ha affidato il servizio all’impianto di Cisterna impegnando una somma di oltre mezzo milione di euro a favore di Refecta: per l’esattezza, 555.960 euro. Soldi che dovrebbero essere scalati successivamente a Rida Ambiente dal contratto firmato con il Comune di Latina per il conferimento dell’indifferenziato.

Nella determina, si scopre che gli altri impianti inseriti nell’elenco dalla Regione Lazio non sono disponibili a ricevere i rifiuti del capoluogo. La società Porcarelli Gino & co. SrL, gestore dell’impianto di Rocca Cencia a Roma, e la Ecologia Viterbo Srl, che gestisce l’impianto dell’area viterbese, hanno manifestato la indisponibilità al conferimento dei rifiuti urbani. Saf di Colfelice e Ecosytem Spa di Pomezia non hanno proprio dato alcun riscontro.

Le uniche due a presentare una offerta sono state la Refecta e il Csa di Castelforte. La ditta cisternese di Via Grotte di Nottola, che ha presentato l’offerta risultata congrua per il Comune di Latina, farà pagare il rifiuto 221,40 euro a tonnellata, senza contare la fish vincente, rispetto alla Csa di Castelforte, rappresentata dal principio di prossimità dell’impianto e dai conseguenti minori costi di trasporto.

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