Emergenza rifiuti a Latina e provincia, una nota di Rida Ambiente, che gestisce l’impianto Tmb di Aprilia che lavora i rifiuti indifferenziati di decine di comuni pontini, prolunga lo stop dei conferimenti
“Con la presente – si legge nella nota firmata dal patron di Rida Ambiente Srl, Fabio Altissimi -, si richiede agli Enti destinatari in indirizzo (nda: i Comuni che conferiscono i rifiuti indefferenziati), quale precauzionale condizione per il riavvio in sicurezza dei conferimenti dei propri rifiuti urbani, di effettuare analisi merceologiche complete e aggiornate, rilasciate da laboratori accreditati, che riportino anche l’eventuale presenza di materiali pericolosi, farmaci, e/o materiali esplosivi.
Si richiede altresì di comunicare se i rifiuti conferiti presso il nostro impianto provengano esclusivamente da utenze domestiche con raccolta porta a porta oppure anche da raccolta presso isola ecologica e/o raccolta presso stabilimenti e/o altre provenienze diverse dalle utenze urbane.
Qualora la provenienza sia differente, si prega di voler specificare il punto di raccolta e il relativo quantitativo, con indicazione, qualora si tratti di stabilimenti, dei nominativi degli stessi e della specifica attività produttiva svolta.
Da ultimo, si informano gli Enti destinatari che, come già comunicato alle Amministrazioni preposte con separata nota, i conferimenti non potranno essere riattivati in data 06/09/2023, come inizialmente sperato, ma in data da precisare che Vi sarà comunicata non appena a nostra conoscenza”.
Una comunicazione che mette in difficoltà ancor di più i Comuni pontini e che pone un problema annoso: possono Comuni e centinaia di migliaia di cittadini dipendere da un unico organismo per di più privato? È chiaro che gli interessi degli uni non sempre coincidono con quelli degli altri.
Ora, specie nel capoluogo, la raccolta dei rifiuti, soprattutto nel centro storico, non funziona, Rida o non Rida. E però dipendere da un privato o da un pubblico non efficiente (come a Latina lo è l’azienda che gestisce il servizio d’igiene urbana) non fa che mettere in ginocchio Enti e cittadini. Tanto più che in queste situazioni emergono aspetti grotteschi, come la Regione Lazio che prima spiega di come l’impianto Csa d Castelforte non lavora l’indifferenziato col Tmb e, successivamente, vista la crisi “Rida”, che coinvolge anche la Capitale, dice che sì, i Comuni, in questo frangente, possono riprendere a conferire all’impianto del sud pontino.
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