I CIVILI FONDANI VITTIME DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE, LA PROPOSTA APPOGGIATA DA FONDI VERA

“Ricordare i civili fondani vittime della seconda guerra mondiale è un dovere”: Ciccone (Fondi Vera) sposa la proposta

“Ricordare i civili fondani vittime della seconda guerra mondiale è un dovere. Sposo l’idea lanciata dall’Associazione Il Destriero e dal periodico Confronto e se necessario me ne farò portavoce in seno all’Amministrazione Comunale” commenta il Capogruppo Consiliare di Fondi Vera, Francesco Ciccone.

“Nei giorni scorsi ho ricevuto la lettera con cui l’Associazione proponeva a Sindaco, Presidente del Consiglio Comunale e Capigruppo Consiliari la realizzazione di un monumento dedicato al ricordo delle vittime civili del secondo conflitto mondiale. Sono assolutamente d’accordo sulla bontà della proposta e mi auguro trovi la più ampia condivisione” aggiunge Ciccone.

I bombardamenti causarono in Città molte vittime eppure Fondi è tra i pochissimi Comuni a non poter contare su un luogo dedicato alla memoria di questi nostri concittadini. Centinaia furono i fondani a perdere la vita, ma quei nomi e quelle storie sembrano essere stati dimenticati. E crediamo sia giunta l’ora di porre rimedio a questa grave lacuna.

La Città di Fondi è Medaglia d’Argento al merito civile, concessa il 27 Novembre 1998.

Durante l’ultimo conflitto mondiale, a seguito dei numerosi bombardamenti e mitragliamenti che avevano procurato la morte di circa settecento civili e la distruzione del Centro Storico, la popolazione tutta con impavido spirito di sacrificio e con i pochi mezzi a disposizione, interveniva prontamente in soccorso dei superstiti. Splendido esempio di umana solidarietà e alto spirito di abnegazione. Fondi (LT) 1943-1944.

Occupata dai tedeschi sin dai primi giorni di Settembre del 1943, Fondi fu oggetto di 59 bombardamenti aerei e di continui cannoneggiamenti dal mare da parte degli Alleati. Micidiali furono le incursioni aeree del 19, 20 e 21 Gennaio, in preparazione allo sbarco alleato del giorno 22. Se nel XVII secolo la Città era stata abbandonata dai fondani a causa dell’allagamento naturale che procurò la micidiale malaria, nel 1943 lo stesso metodo venne utilizzato per fini bellici dai tedeschi, giacché Fondi era il punto terminale della linea “Gustav”.

Dopo la liberazione della Città, avvenuta nella serata del 19 Maggio 1944, con l’arrivo trionfale della V armata Usa di Mark W.Clark, fu possibile completare la ricerca, effettuata nel corso di diversi mesi, delle vittime civili seppellite sotto le abitazioni abbattute, Esse furono, in totale ben 750. Alacre fu anche l’opera di ricostruzione della Città, distrutta al 90%; oggetto di particolare attenzione fu la ricostruzione dei torrioni del castello baronale abbattuti dai bombardamenti. Nella zona “nuova” del Cimitero Comunale è sepolto un numero imprecisato di soldati tedeschi caduti in combattimento: un’altra memoria indelebile di quel periodo.

“Confido nella sensibilità di tutta l’Amministrazione Comunale. Mi auguro che questa triste pagina di storia cittadina non divida ma anzi unisca le coscienze. Sono certo che rappresenti un’ottima occasione per conferire un giusto e doveroso riconoscimento alle vittime ed al tempo stesso impreziosire l’area di Piazza de Gasperi, qualora si decidesse di posizionare l’opera nello spazio adiacente al Monumento ai Caduti del Maestro Purificato” conclude Francesco Ciccone.

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