GUERRA IN UCRAINA: COMUNE DI LATINA ATTIVA TASK FORCE PER RACCOGLIERE BENI

Una rete della solidarietà e accoglienza in favore del popolo ucraino. L’Amministrazione al lavoro per attivare una task force istituzionale

Lo scoppio del conflitto bellico in Ucraina ha messo in moto la macchina della solidarietà e dell’accoglienza anche a Latina. L’Amministrazione comunale è al lavoro in queste ore per la costituzione di una apposita task force da attivare in un percorso istituzionale che verrà al più presto individuato attraverso gli opportuni atti amministrativi.

Gli uffici coinvolti sono quelli del Servizio Welfare e del Servizio Polizia Locale e Protezione Civile. L’obiettivo è fare rete anche con le associazioni di volontariato presenti sul territorio per dare il via a una raccolta di beni di prima necessità da inviare al popolo ucraino.

“Stiamo allestendo la macchina organizzativa istituzionale – spiega l’Assessora al Welfare e Vice Sindaco Francesca Pierleoni – per raccogliere generi di prima necessità magari anche attivando una email o un numero di telefono che fornisca informazioni ai cittadini e alle cittadine che hanno intenzione di donare. Ci stiamo anche preparando per l’eventuale accoglienza di persone in arrivo dall’Ucraina. A breve saremo più dettagliati nel comunicare come funzionerà la catena della solidarietà coordinata dal Comune e come fare per donare”.

Intanto, la Regione Lazio, attraverso la Protezione Civile regionale, ha già dato la sua concreta disponibilità a fornire farmaci e attrezzature mediche a sostegno della popolazione ucraina, nell’ambito della ricognizione in tal senso avviata dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.

“Nel corso della riunione  – spiega una nota – la Regione Lazio ha inoltre evidenziato la propria disponibilità a fornire materiale logistico per eventuale attività di assistenza alla popolazione ucraina, nonché ad attuare forme di accoglienza sul territorio laziale, con la possibilità di attivare nel breve periodo strutture ricettive, soprattutto qualora vengano attivati corridoi umanitari per la popolazione in fuga. Il dipartimento della Protezione Civile Nazionale – conclude la nota – si è riservato di dare indicazioni operative in tal senso alla luce della rapida evoluzione degli eventi”.

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