Giulia Schiff fuori dall’Aeronautica: così ha deciso il Consiglio di Stato in merito alla richiesta della ventunenne veneziana di Mira
Espulsa dall’Accademia aeronautica dopo aver denunciato le frustate e le botte durante il rito di iniziazione a cui i colleghi di corso per allievi ufficiali di complemento per diventare pilota di jet l’avevano sottoposta, per Giulia Schiff è arrivato il responso del Consiglio di Stato, conforme a quello del Tar.
Per la giovane niente da fare in merito all’appello che chiedeva il reintegro nell’Aeronautica. A Palazzo Spada, i giudici amministrativi hanno ritenuto l’espulsione “conseguenza diretta dell’insufficiente voto in attitudine militare e professionale“, condannandola anche a pagare 2.500 euro di spese legali all’Aeronautica.
L’ex allieva dell’Accademia, assistita dall’avvocato Massimiliano Strampelli, ha chiesto un risarcimento dei danni morali e materiali “non inferiore ad euro 70.000“. Il processo, ormai accorpato in un unico dopo che sia la Procura di Latina che quella militare di Roma hanno indagato sul caso avvenuto all’Aeroporto Comani, inizierà il 5 novembre a Latina e davanti al Tribunale compariranno otto sergenti. Secondo la Procura gli otto hanno offeso “prestigio, onore e dignità” della Schiff, usandole “violenza” e “cagionandole plurime escoriazioni”.
