GIUDICE DI PACE: LA FOTOGRAFIA TRAGICA ILLUSTRATA DA MIGNANO

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Giudice di Pace a Latina: la situazione fotografata dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati che invia una lettera al Ministro della Giustizia Cartabia e ai parlamentari pontini

È uno scenario spietato ma tragicamente vero quello che descrive il Presidente degli Avvocati pontini Giacomo Mignano nella missiva inviata al Ministro Marta Cartabia e ai deputati e senatori dell’area pontina, oltreché al Presidente della Commissione Giustizia in Senato Andrea Ostellari e al Presidente della Corte d’Appello di Roma.

Il Giudice di Pace, spiega Mignagno, è stato concepito come organo giurisdizionale preposto al soddisfacimento delle esigenze di vita quotidiane del cittadino, introducendo un procedimento speciale, sia nella materia civile che penale, caratterizzato da snellezza di forme e celerità di svolgimento e definizione, in modo da assicurare una giustizia veloce e, come tale, efficace. Da un’analisi delle competenze affidate al Giudice di Pace nel settore civile, emerge che sebbene trattasi di controversie minori, per la tipologia di materie e per il modico valore economico, esse involgono proprio quelle questioni che incidono in maniera significativa sulla vita quotidiana, quali le questioni condominiali, i rapporti di vicinato, i crediti delle famiglie e dei piccoli imprenditori, i diritti dei consumatori.

È facile intuire l’impatto che svolge sul tessuto economico sociale e locale l’inefficienza del sistema giustizia dovuta alle gravi disfunzioni che, ormai da diverso tempo, affliggono gli Uffici del Giudice di Pace di Latina e che “immobilizzano” risorse economiche del valore stimato di circa 3 milioni di euro. L’Ufficio del Giudice di Pace di Latina ha competenza su un vasto territorio che comprende 17 comuni nei quali insiste una popolazione di circa 357.000 abitanti e nel quale operano oltre 40.000 aziende.

Non va meglio nel settore penale dove sono attualmente pendenti migliaia di procedimenti pendenti con la disponibilità di solo 3 giudici

La pianta organica dell’Ufficio prevede 15 Giudici di Pace e 15 unità del personale amministrativo. La situazione attuale pontina mostra una grave carenza di organico tale da rendere l’Ufficio assolutamente inadeguato. A fronte dei 15 giudici previsti, infatti, ne sono presenti solo 3, di cui 2 per il settore civile e uno per ii settore penale. Ad essi si sono aggiunti numero due giudici onorari.

Non migliora la situazione sul versante del personale amministrativo dove, invece delle 15 unità previste in pianta organica, risultano svolgere le loro attività un minor numero di unità operative, con diverse limitazioni che il Presidente degli Avvocati illustra analiticamente. Non vi è un direttore stabile; sono presenti 2 funzionari giudiziari in luogo dell’unica unità prevista in pianta organica; invece dei 4 cancellieri esperti previsti in pianta organica ne è presente solamente uno; dei tre assistenti giudiziari previsti in pianta organica, nessuna unità è attualmente presente; sono solo tre gli operatori giudiziari invece di quattro.

Gli Avvocati, quindi, più personale anche in ragione del fatto che nel Tribunale l’arrivo di una quarantina di funzionari, ai quali dovrebbero aggiungersi altri 17.

Un grido di dolore corroborato da una lettera inviata ieri 21 marzo al Presidente del Tribunale di Latina Caterina Chiaravalloti, firmata dal medesimo Mignano e dal Presidente della Camera Penale Maurizio Forte.

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