In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebrerà martedì 20 Novembre, l’Associazione “Ernesto”, tramite LO SPORTELLO ADOZIONI di Gaeta, ha lanciato un progetto che vedrà coinvolte tutte le scuole del territorio, tra le quali l’Istituto Comprensivo “G. Carducci” di Gaeta, l’Istituto Comprensivo “Principe Amedeo” di Gaeta e l’Istituto I.C. Pollione di Formia. Ma oltre alle scuole, si sono unite al progetto, la Biblioteca di Castelforte e l’Associazione “Connettiamo L’autismo” di Bergamo. L’invito dell’Associazione “Ernesto”, che da oltre dieci anni è impegnata nell’ambito delle adozioni internazionali e nella tutela dei minori, è quello di studiare, promuovere e raccontare la “carta” fondamentale dei diritti dell’infanzia”. Dai più piccoli ai più grandi, tutti gli alunni, con l’aiuto del corpo docenti, discuteranno il testo della Convenzione riportandolo, ciascuno a proprio modo e livello, in elaborati scritti e grafici. Tutti i lavori che saranno realizzati potranno essere visibili sulle pagine social dell’associazione Ernesto e dello sportello per le adozioni internazionali del Comune di Gaeta e successivamente saranno inviati all’Autorità Garante per i diritti per l’Infanzia e dell’Adolescenza che consegnerà ai partecipanti il riconoscimento di “SCUOLA SOSTENITRICE DI DIRITTI”. L’operatrice responsabile dello sportello di Gaeta, l’avvocato Alessia Maria di Biase, ha voluto ricordare che “sono oltre 190 i Paesi nel Mondo che hanno ratificato la Convenzione e dal 1991 anche l’Italia è tra questi e noi, come associazione, quest’anno, vogliamo celebrare questa Giornata non soltanto in maniera simbolica, ma dedicare del tempo a conoscerla per rispettarla”. La dottoressa Gianna Conte, assessore comunale di Gaeta, ha aggiunto – “conoscere la Convenzione ONU è importante perché introduce dei diritti “nuovi” come il diritto all’errore, ad avere paura o al tempo libero, che sembrano essere minori o scontati rispetto a quelli considerati fondamentali, quali il diritto allo studio, alla salute, alla famiglia, ma acquistano sempre più il bisogno di essere rimarcati”. “Ritengo – ha concluso l’assessore – che tutelare i minori significhi che i bambini vadano rispettati come gli adulti, nella loro libertà di esprimersi”.