“GAETA SI IMPEGNI PER I RICHIEDENTI ASILO AFGHANI IN ITALIA”. PRESENTATA MOZIONE CONSILIARE

Emiliano Scinicariello e Franco De Angelis
Emiliano Scinicariello e Franco De Angelis

I due consigliere comunali d’opposizione di Gaeta Scinicariello e De Angelis presentano una mozione per i profughi afghani

“Viviamo giorni di grande apprensione e, allo stesso tempo, di senso di inutilità di fronte alle notizie e alle immagini che ci giungono dall’Afghanistan a seguito della decisione degli Stati Uniti e degli Stati NATO coinvolti di ritirare i propri contingenti militari, con la rapida avanzata e la presa del potere da parte dei Taliban che ha determinato un’emergenza umanitaria con conseguenze durature per la popolazione afghana.

Accogliendo e facendo propria la proposta iniziale dei Giovani Democratici del Golfo, il Consigliere Comunale Emiliano Scinicariello (Una Nuova Stagione) e Franco De Angelis (Demos/Misto di Minoranza), che con lui ha condiviso il documento, hanno presentato una Mozione Consiliare al Comune di Gaeta sollecitando il Sindaco e la Giunta, in attesa della normativa nazionale che disciplinerà l’accoglienza dei cittadini afghani con risorse mirate per ampliare la capacità del sistema SAI, ad avviare le procedure necessarie ad organizzare l’accoglienza di cittadini afgani a Gaeta, coordinandosi con ANCI e le associazioni accreditate del Terzo Settore che sono già al lavoro per mettere in campo una rete di solidarietà.
Invitando, inoltre, le istituzioni comunali a sensibilizzare la cittadinanza al dramma umanitario in corso con iniziative ad hoc e i consiglieri a devolvere simbolicamente il gettone di presenza, spettante per la partecipazione alla prossima seduta del Consiglio Comunale, per tali iniziative di sostegno.

In quasi venti anni di operazioni sul territorio afghano, centinaia di cittadini afghani hanno collaborato, con diversi ruoli, all’impegno militare e diplomatico dell’Italia in Afghanistan, e che in virtù di tale collaborazione sono adesso esposti a un elevato rischio di ritorsioni e rappresaglie da parte dei militanti talebani.
Tra i soggetti maggiormente esposti al rischio di violenze vi sono le donne e le ragazze.

Tale rischio riguarda non solo le donne che adottano stili di vita considerati dai Taliban incompatibili con i precetti di una rigida interpretazione dell’Islam di cui sono fautori, ma in generale tutte le donne, che rischiano di vedere irrimediabilmente compromessa la propria integrità personale, le proprie libertà fondamentali e la possibilità di accedere ai diritti essenziali della persona.

Oltre a coloro che hanno collaborato con le delegazioni straniere, molte categorie di cittadini afghani sono esposte al rischio di violenze e minacce alla vita e all’integrità personale da parte del regime talebano o di gruppi che sfuggono al controllo centrale.
Tali categorie includono in particolare i difensori dei diritti umani, i cittadini che hanno beneficiato di o sono stati coinvolti in progetti di organizzazioni governative e non governative occidentali, i giornalisti e gli altri esponenti dei media, i membri di minoranze religiose e tutti coloro che sono considerati vicini a stili di vita e valori occidentali.

Non ci si può girare dall’altra parte e, in virtù dell’iniziativa dell’ANCI che ha coinvolto il Ministero dell’Interno sull’ampliamento della rete SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) dei Comuni italiani, Gaeta ha il dovere civico e solidale di aiutare e accogliere i richiedenti asilo afghani“. 

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