Furto nell’occhialeria al centro di Latina: il Tribunale ha assolto il 29enne Alessandro Anzovino, a fronte della richiesta di condanna
Il Pm aveva chiesto per Anzovino, volto noto alle Forze dell’Ordine e legato per parti di madre ai fratelli di Travali, con cui è imputato nel processo anti-mafia scaturito dall’inchiesta “Reset”, la condanna a 2 anni e 9 mesi di reclusione.
A luglio 2017, infatti, gli agenti della Questura di Latina avevano ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere a carico dell’allora 24enne Anzovino, ritenuto responsabile di una serie di colpi notturni messi a segno nel capoluogo pontino, a danno soprattutto di esercizi commerciali. In realtà, nel procedimento gli si contestava solo un tentato furto a un negozio in Corso della Repubblica.
“La complessa ed articolata attività investigativa – scriveva la Polizia – avrebbe permesso di accertare la responsabilità di Anzovino, il quale il 14 aprile scorso, avrebbe tentato di sfondare la vetrina dell’esercizio commerciale denominato l’occhialeria di Corso della Repubblica, causando la caduta del montante della porta d’ingresso, non riuscendo nel suo intento in quanto la porta resisteva alla violenza posta in essere dal malvivente. In quella circostanza – proseguiva la nota stampa della Questura – il predetto poco dopo l’episodio delittuoso veniva intercettato da una volante e gli operatori di polizia avevano l’accortezza di fotografare il soggetto, così da poter stabilire, in un momento successivo, attraverso la comparazione delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’attività commerciale la perfetta corrispondenza fisiognomica e dell’abbigliamento indossato dal malvivente con le fattezze fisiche ed il vestiario di Alessandro Anzovino”.
Il giudice monocratico Simona Sergio ha invece assolto Anzovino, difeso dall’avvocato Iucci, con formula piena.