I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Gaeta – Sezione Operativa Territoriale Aprilia, nel corso delle attività di prevenzione e repressione delle frodi alimentari, hanno scoperto una frode nell’esercizio del commercio.
Si tratta di un’esportazione di numerosi cartoni di olio extra vergine di oliva, confezionato in bottiglie da un litro, riportanti in etichetta la dicitura “Olio Extra Vergine di Oliva”, destinati ad un Paese asiatico, per un peso totale di circa 20 tonnellate e un valore complessivo superiore ai 60.000 euro.
Le analisi effettuate sul prodotto dal Laboratorio Chimico di Roma dell’Agenzia e da altri enti accreditati hanno accertato che l’olio, dichiarato come “olio extravergine di oliva”, è risultato semplice “olio di oliva vergine”.
Il rappresentante legale della società esportatrice è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Sia l’olio extravergine che l’olio vergine sono estratti dalla prima spremitura delle olive. La differenza risiede nelle qualità organolettiche e nella percentuale di acidità. Per l’olio extravergine il limite del livello di acidità è fissato a 0,8 grammi per 100 grammi, per l’olio vergine invece il tetto massimo è di 2 grammi per 100 grammi.