Si è svolto l’interrogatorio di garanzia per il padre e il figlio arrestati dai Carabinieri di Formia per rapina in abitazione, lesioni aggravate e violazione di domicilio aggravato ai danni dell’ex compagna del più giovane
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino ha convalidato gli arresti di padre e figlio, Luigi e Vincenzo Federico, accusati di rapina, lesioni e violazioni di domicilio, dopo l’interrogatorio di garanzia. Il Gip, però, ha sostituito le misure cautelari, revocandole per il padre di 56 anni finito ai domiciliari e anche per il figlio 29enne che era stato destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere. Per il più giovane, ex compagno della parte offesa, è rimasto però il provvedimento di divieto di avvicinamento.
Lo scorso 18 ottobre, i militari della Stazione dei Carabinieri di Formia hanno arrestato padre e figlio, originari di Napoli e residenti a Formia, già noti perché gravati da precedenti di polizia, perché resisi responsabili di rapina in abitazione, lesioni aggravate e violazione di domicilio aggravato ai danni di una donna di 35 anni, di Formia.
Nello specifico, il più giovane, nel pomeriggio, era entrato furtivamente – attraverso una finestra opportunamente forzata – nell’abitazione della vittima, in quel momento intenta a riposare, e dopo averla aggredita con calci e pugni colpendola ripetutamente in più parti del corpo finanche con l’uso del proprio casco e con il lancio di una friggitrice e di un telecomando per la tv, apriva la porta principale per consentire l’accesso al proprio padre che lo aiutava ad asportare un televisore per poi dileguarsi.
La vittima veniva soccorsa da personale sanitario del 118 e trasportata presso l’Ospedale di Formia dove veniva ricoverata in prognosi riservata, non in pericolo di vita. Al momento le sue condizioni sono migliorate.
Le immediate attività investigative svolte dai militari dell’Arma hanno consentito di acquisire numerosi elementi utili per ricostruire la dinamica dell’evento e risalire agli autori del delitto, uno dei quali, il più giovane, aveva avuto una relazione sentimentale con la vittima, già da diversi mesi interrotta. All’esito dei rilievi tecnici effettuati dai militari della Sezione Operativa sono stati raccolti elementi utili, tutti messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, tra cui gli oggetti utilizzati dal reo più giovane per aggredire la donna. Le successive perquisizioni hanno consentito altresì di recuperare l’oggetto della rapina, una TV asportata dall’abitazione della vittima e rinvenuta nella disponibilità dei rei.
Il più giovane è stato trattenuto presso la camera di sicurezza in attesa del suo trasferimento presso il carcere di Cassino mentre il padre è stato sottoposto agli arresti domiciliari, così come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Cassino. Da oggi, però, il giovane è stato liberato e il padre non è più nel regime degli arresti domiciliari.