FORMIA: GUARDIA COSTIERA SCOPRE PESCATORE CHE NON RISPETTA I REQUISITI IGIENICI

Guardia-Costiera
L’operazione 30 Days at Sea 2.0, coordinata da INTERPOL, si è svolta nel corso di tutto il mese di ottobre 2019 a livello globale e ha visto coinvolti 61 paesi, per complessive 200 autorità impiegate nel contrasto, in tutto il mondo, dei crimini ambientali, causa di inquinamento marino e costiero. Nell’ambito della complessa operazione, è stato coinvolto anche il personale dei Comandi territoriali della Guardia Costiera che ha effettuato 3270 ispezioni, rilevando complessivamente 346 violazioni, sia di natura penale che amministrativa, eseguendo, in particolare, controlli su: navi che scalano nei principali porti italiani (con verifica dei rifiuti di bordo e tenore di zolfo); scarichi dei depuratori urbani ed industriali, cave, cantieri navali, aree di rimessaggio, sistemi di autolavaggio, attività industriali, strutture alberghiere, impianti destinati alla lavorazione di materiali lapidei, discariche. Quale valore aggiunto, sono state impiegate anche le componenti specialistiche del Corpo: mezzi aerei per attività di telerilevamento ambientale, operatori subacquei e personale del Laboratorio Analisi Ambientali, per attività di campionamento e analisi. Lo sforzo operativo è stato particolarmente mirato ad accertare il rispetto della normativa vigente nel settore della filiera dei rifiuti, con particolare attenzione al traffico illecito e transfrontaliero, nonché degli scarichi idrici, verificando la corretta gestione ambientale connessa ai processi di depurazione delle acque e al trattamento dei rifiuti prodotti dalle attività esercitate. Parallelamente il personale della Guardia Costiera specializzato in sicurezza della navigazione, ha condotto un’attività ispettiva sulle navi straniere che approdano nei porti italiani (Port State Control), con lo scopo di effettuare i previsti controlli ambientali e al fine di verificare il rispetto e la conformità ai requisiti stabiliti dalla MARPOL 73/78.

L’attività di monitoraggio e controllo lungo la filiera della pesca svolta dai militari della Guardia Costiera di Formia ha consentito di individuare una grave violazione delle norme igienico sanitarie realizzata da un pescatore professionista.

Questa mattina un pescatore che normalmente sbarca il proprio pescato nel porto di Formia, è stato bloccato dal personale della Guardia Costiera mentre era intento a trasportare prodotti ittici.

Circa 80 chilogrammi di cannolicchi. Il prodotto era stato caricato su un automezzo non idoneo al trasporto di prodotti alimentari.

I militari della Guardia Costiera sono intervenuti fermando il trasportatore.

Dopo gli accertamenti di rito con il personale dell’Asl del distretto di Formia – Minturno, hanno provveduto a contestare al pescatore una violazione del Regolamento (CE) n. 852/2004 che stabilisce i requisiti igienico sanitari minimi da rispettare, comminando una multa di 1.000 Euro.

Il prodotto ittico trasportato, essendo ancora in vita e tenuto conto del fatto che lo stesso era sicuramente diretto ad un centro di stabulazione prima di essere ammesso alla vendita al dettaglio, è stato ritenuto alla commercializzazione e quindi restituito al pescatore.

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