La consigliera comunale di Formia Emanuela Sansivero della lista Un’Altra Città ci è ricascata. Dopo essere stata pizzicata appena una settimana fa con l’auto parcheggiata in uno degli stalli dedicati alle donne incinte presso la stazione ferroviaria, da dove la consigliera prende il treno per recarsi a Roma sul posto di lavoro, oggi è ricapitato. L’auto della Sansivero – che già nella passata occasione precisò trattarsi di proprietà del marito – è stata parcheggiata nello stallo dedicato ai disabili, peraltro con un cartello in bella vista sul cruscotto, utilizzato come fosse un’autorizzazione allo stallo, con una scritta ironica davvero di cattivo gusto: “Sembro incinta”. Una risposta a quanti – secondo la consigliera – sono sempre pronti cellulare alla mano a fotografare qualsiasi cosa, e utilizzare gli scatti per la speculazione politica. Meno d’accordo con lei saranno stati tutti i disabili che avrebbero potuto avere bisogno di parcheggiare e non lo hanno potuto fare.
Sembra esserci una vera e propria questione parcheggi per l’amministrazione Villa. Il primo ad essere pizzicato era stato l’Assessore alla Cultura Kristian Franzini, beccato a utilizzare un pass per la sosta riservato ai giornalisti e comunque già scaduto. Un “privilegio” al quale inizialmente Franzini non volle rinunciare perché “gli faceva comodo per quando non aveva le monete in tasca”. Un’affermazione rilasciata in un messaggio vocale di una chat privata e resa poi pubblica. Dopo molte polemiche Franzini riconsegnò il pass. Toccò poi come detto alla Sansivero, la cui auto fu fotografata da Vincenzo La Mura, fratello dell’ex assessore e candidato sindaco – per pochi giorni – Amato La Mura. Appena un giorno dopo fu la stessa Sansivero a pubblicare su Facebook una foto del cartello – poi usato oggi – preparato per rispondere ironicamente ai suoi detrattori. Evidentemente è una settimana che lo usa davvero.
Ma non è la prima volta che accade, almeno nel recente passato. Era infatti già toccato alla consigliera comunale di Sel nella maggioranza Bartolomeo, Loredana D’Urso, parcheggiare d’abitudine la propria auto invadendo lo spazio disabili all’interno del parcheggio multipiano Aldo Moro, finché non fu pizzicata anche lei.
La vicenda di oggi si è conclusa con l’arrivo dei vigili urbani che hanno multato l’auto e hanno chiamato il carro attrezzi per farla rimuovere. La questione non è di semplice moralismo ma di rispetto anzitutto per gli altri e poi per il proprio ruolo istituzionale. Detto questo, l’opposizione e i suoi seguaci si confermano dei veri e propri segugi sguinzagliati e impegnati sul territorio a fotografare compulsivamente erbacce, buche, lampioni e auto parcheggiate, così bene e così puntuali che pare non facciano altro tutto il giorno.
