Il movimento politico “Un’Altra Città” a Formia critica l’amministrazione sull’assunzione di un addetto alla segreteria del Presidente del Consiglio Comunale
Cosa fa un presidente di un Consiglio comunale?Lo dice un articolo dello Statuto del Comune di Formia, si domanda retoricamente una nota de “Un’Altra Città”:
“In conformità alle funzioni attribuitegli dal presente Statuto e dal Regolamento, il Presidente del Consiglio comunale: a) convoca il Consiglio, stabilisce l’ordine del giorno, sentito il parere della conferenza dei capigruppo, presiede le adunanze; b) dirige i lavori del Consiglio, adottando i provvedimenti necessari per il corretto ed efficace funzionamento dell’organo in conformità alle norme stabilite dal regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale; c) tutela le prerogative ed assicura l’esercizio dei diritti dei Consiglieri; d) cura la costituzione e vigila sul funzionamento delle Commissioni consiliari;e) convoca e presiede la conferenza dei capigruppo; f) esercita le funzioni attribuitegli dalla Statuto e dal Regolamento; g) cura l’acquisizione delle relazioni che i rappresentanti del Comune negli Enti e nei Consorzi sono tenuti ad inviare con cadenza annuale al fine di informare il Consiglio Comunale“.
Per fare ciò, a Formia, – prosegue la nota del movimento politico – ma solo dal marzo 2022 e solo con l’attuale Amministrazione, dovendo garantire (per come si legge sulla pagina del Comune) il “supporto agli organi di direzione politica” è stato assunto personale esterno con “l’incarico di Addetto alla Segreteria del Presidente del Consiglio Comunale”. Sia detto che, salvo errore, il tutto, sempre a Formia e solo con l’attuale Amministrazione, si risolve nel convocare soltanto i consigli comunali istituzionali obbligatori per le scadenze improcrastinabili, in pratica 3-4 l’anno.
Considerando che i cittadini pagano due stipendi politici tra presidente (legittimo, per carità e ci mancherebbe) e suo capo di segreteria (unico caso nella storia di Formia) per una somma di circa 45.000 euro annui a cui si devono aggiungere altre risorse pubbliche a vantaggio dell’intero ufficio di presidenza, ogni consiglio comunale costa all’incirca ai cittadini formiani 18.000 euro.
A questo punto – conclude “Un’Altra Città” -, vista l’esiguità dell’impegno, il disinteresse di questa maggioranza per le convocazioni del Consiglio (ultimo consiglio comunale lo scorso 29 dicembre 2022) o anche per il corretto funzionamento delle Commissioni consiliari (ad es.: si aspetta da appena 17 mesi – novembre 2021 – che si convochi la Commissione Beni Confiscati almeno per eleggere il Vicepresidente) non sarebbe opportuno evitare sperpero e spreco di danaro e pagare l’intero ufficio di presidenza con gettoni di presenza?