Il Comune di Formia si è attivato, come preannunciato in Consiglio Comunale, per istituire un tavolo di approfondimento per discutere di povertà e come affrontare in modo progettuale e non sporadico il tema dell’emergenza freddo. Il tavolo a cui hanno partecipato oltre che all’Amministrazione Comunale, la Caritas, il parroco Don Mariano e la Croce Rossa Italiana, ha condiviso un progetto che ha, come obiettivo, quello di dare non una semplice sistemazione ai clochard che in questo periodo soffrono disagi legati al freddo ma anche poterli accogliere in strutture che gli donino un minimo di dignità e servizi. Per raggiungere questo obiettivo è stato richiesto anche il supporto del GUS, che si è attivato per studiare le esigenze e predisporre una possibile risposta mettendo a disposizione alcuni locali di propria pertinenza presso l’Ex Enaoli.
Altra possibile soluzione è quella che vede come locali per l’accoglienza quelli presenti presso il “Villagio Don Bosco”: locali messi a disposizione da Don Mariano e visionati anche dalla CRI che potrebbero ospitare 15 senza fissa dimora divisi per sesso. Come ribadito all’interno del tavolo, il Comune di Formia, data la grande esperienza maturata in tutti gli anni passati, ha esplorato le diverse realtà per trovare una possibile soluzione, ma tutti gli atti sono stati demandati al comune capofila che è Gaeta i cui uffici dovranno provvedere agli atti formali. È stato ribadito, infine, all’interno del tavolo, quanto sia importante l’apertura da parte della parrocchia di Don Bosco, ma che per dare una risposta completa a livello comprensoriale sia necessario anche con l’aiuto della Caritas coinvolgere le parrocchie dei comuni limitrofi. “Il Comune di Formia – afferma l’assessore D’Angiò – non si è mai tirato indietro e ha accettato di buon grado il mandato esplorativo affidatogli dal distretto. Tutte le forze messe in campo, dettate da anni di esperienza, hanno avuto come unico obiettivo quello trovare una soluzione, non sporadica, ma concreta ed effettiva, che potesse dare risposta ad esigenze reali. Per questo si è puntato su un lavoro di rete di enti e soggetti che solo integrati tra di loro possono fornire una soluzione efficace. Tutto ora è nelle mani del comune capofila che speriamo in breve tempo si attivi per confermare quanto già messo in campo”. “Noi come Amministrazione – conclude il Sindaco Paola Villa – ci siamo e a prescindere da quello che deciderà il distretto ci attiveremo per fornire comunque risposte concrete”.
Altra possibile soluzione è quella che vede come locali per l’accoglienza quelli presenti presso il “Villagio Don Bosco”: locali messi a disposizione da Don Mariano e visionati anche dalla CRI che potrebbero ospitare 15 senza fissa dimora divisi per sesso. Come ribadito all’interno del tavolo, il Comune di Formia, data la grande esperienza maturata in tutti gli anni passati, ha esplorato le diverse realtà per trovare una possibile soluzione, ma tutti gli atti sono stati demandati al comune capofila che è Gaeta i cui uffici dovranno provvedere agli atti formali. È stato ribadito, infine, all’interno del tavolo, quanto sia importante l’apertura da parte della parrocchia di Don Bosco, ma che per dare una risposta completa a livello comprensoriale sia necessario anche con l’aiuto della Caritas coinvolgere le parrocchie dei comuni limitrofi. “Il Comune di Formia – afferma l’assessore D’Angiò – non si è mai tirato indietro e ha accettato di buon grado il mandato esplorativo affidatogli dal distretto. Tutte le forze messe in campo, dettate da anni di esperienza, hanno avuto come unico obiettivo quello trovare una soluzione, non sporadica, ma concreta ed effettiva, che potesse dare risposta ad esigenze reali. Per questo si è puntato su un lavoro di rete di enti e soggetti che solo integrati tra di loro possono fornire una soluzione efficace. Tutto ora è nelle mani del comune capofila che speriamo in breve tempo si attivi per confermare quanto già messo in campo”. “Noi come Amministrazione – conclude il Sindaco Paola Villa – ci siamo e a prescindere da quello che deciderà il distretto ci attiveremo per fornire comunque risposte concrete”.