Ritrovamenti storici sulla Via Appia Antica, Fratelli D’Italia di Fondi: “Abbiamo le idee chiare e intendiamo contribuire con alcune proposte”
“Il felice – anche se casuale – ritrovamento di un tratto della via Appia antica, sotto il manto d’asfalto che attraversa l’altrettanto antico ponte romano Selce, costituisce una ulteriore ragione di entusiasmo e orgoglio per la città di Fondi, sentimenti ovviamente condivisi dai componenti della locale sezione di Fratelli D’Italia, che ha, tra i propri valori fondanti, anche quelli della custodia del patrimonio storico della nazione e della sua identità.
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Quest’ultimissima riscoperta, poiché avvenuta in un settore della città notoriamente importante dal punto di vista archeologico (oltre il citato ponte, presenti altri blocchi d’epoca, il mausoleo attribuito a Gavio Nauta nonché il poco distante sito dell’anfiteatro romano) rilancia l’annoso problema della giusta valorizzazione che una amministrazione comunale dovrebbe avere nei confronti degli inestimabili tesori culturali che il suo territorio ospita.
Purtroppo, quella di Fondi lascia, in tal senso, molto a desiderare, mancando di una vera e propria organizzazione capace di attrarre i flussi turistici non solo durante l’intero anno ma persino l’estate, quando le strutture ricettive della nostra costa diventano cittadelle dalle quali poi confluire nei comuni limitrofi di Sperlonga e Terracina; eppure, la rilevanza storica di Fondi non giustifica questo lassismo e questa pigrizia organizzativa e promozionale.
Fratelli D’Italia di Fondi, però, ha le idee chiare ed intende contribuire con alcune proposte.
Per cominciare chiediamo che si faccia di tutto per ottimizzare ai massimi livelli la fruibilità cittadina e turistica di quel luogo, lasciato all’incuria e privo di ogni indicazione che ne faccia risaltare l’importanza.
La realizzazione di un parco archeologico proprio a ridosso del già citato mausoleo, per esempio, darebbe un senso al cosiddetto “punto turistico” che giace inutilizzato sul vicino marciapiede, come una triste struttura di un luna park abbandonato; arricchendo il posto con la relativa cartellonistica, “incorniciando” i reperti presenti, inserendovi visite turistiche pianificate e soprattutto promuovendo studi e ricerche delle altre strutture romane interrate in quella zona. Magari sotto l’egida dei Beni Archeologici, si darebbe un impulso all’immagine della città ed alla sua economia, facendola finalmente emergere dalla casualità ricettiva in cui versa da anni, quando spesso le iniziative di imprenditori privati l’hanno promossa più delle amministrazioni in carica (e francamente ci sarebbe da vergognarsene).
Conosciamo già la ultra-decennale abitudine politico-amministrativa fondana volta a far cadere nell’oblio ogni scoperta archeologica e storica, ma proprio per questo non desisteremo dal ricordare a chi di dovere di fare il proprio dovere verso la cittadinanza.
E, per rimanere nella romanità, vogliamo ricordare al sindaco Maschietto ed alla sua Giunta che “..la res publica è cosa del popolo; e il popolo non è un qualsiasi aggregato di gente, ma un insieme di persone associatosi intorno alla condivisione del diritto e per la tutela del proprio interesse”.
Così, in una nota, Fratelli d’Italia Fondi.