Il Tribunale del Riesame ha revocato gli arresti domiciliari per Antonio Vigilante, il dipendente del Comune di Fondi accusato di aver sottratto 84mila euro dalle casse dell’ente.
Il 24 dicembre, il Riesame ha stabilito che per Vigilante non sussistono gli elementi che avevano fatto richiedere dalla Procura di Latina al Gip, che l’aveva confermata firmandola, la misura cautelare agli arresti domiciliari. Rimane per Vigilante l’interdizione dai pubblici uffici per un anno verso cui sicuramente il 61enne di Fondi ricorrerà in Cassazione.
Vigilante è sotto accusa da parte della Procura di Latina per peculato in quanto, secondo gli inquirenti, nello specifico la Guardia di Finanza di Fondi che ha condotto le indagini, avrebbe trattenuto 84mila euro derivanti dagli incassi per le carte d’identità elettroniche “prodotte” dal Comune di Fondi per i cittadini che le hanno richieste. Contro di lui, la Procura di Latina – il sostituto Valentina Giammaria – ipotizza anche la simulazione di reato poiché Vigilante ha sporto denuncia querela alla Tenenza di Fondi contro ignoti, a maggio scorso, proprio in ragione dell’ammanco che, invece, adesso è contestato a lui in ragione di una denuncia partita dal dirigente del settore Affari Generali e Istituzionali del Comune, Tommasina Biondino.