FONDI: MULTE E SANZIONI AL CODICE DELLA STRADA. CICCONE: DOVE VANNO A FINIRE I SOLDI?

Riscossione delle sanzioni per la violazione del Codice della Strada a Fondi: i dubbi di Ciccone (Fondi Vera) in un’interpellanza comunale

Durante la Seduta di Consiglio Comunale di giovedì 20 maggio, il Consigliere Comunale Francesco Ciccone ha presentato un’interpellanza verbale all’attenzione di Sindaco ed Assessore competente, circa la destinazione dei proventi derivanti dalla riscossione delle sanzioni per violazione al Codice della Strada, riferito al Bilancio di Previsione 2021-2023 (per l’Esercizio 2021).

Trasparenza sul reimpiego di queste somme – si legge in una nota del movimento politico Fondi Vera – è richiesta anche dall’ingente mole di introiti che riteniamo sia giunta nelle casse del Comune, in particolare per l’impianto di Corso Italia. Per questo motivo Fondi Vera ha chiesto espressamente una serie di chiarimenti. Fondi Vera ha avuto modo di esprimere in diverse occasioni le sue perplessità su tale scelta amministrativa, che ha inciso non poco sulle tasche delle famiglie, già vessate da una congiuntura economica senza precedenti.

Nel Bilancio di Previsione, alla voce “Contravvenzioni al Codice della Strada”, è segnalata come “entrata” una somma pari a circa 1.600.000 euro. Va considerato tuttavia – ha detto Ciccone nell’assise comunale – che in base all’articolo 208 del Decreto Legislativo 30 Aprile 1992, n. 285 (Codice della Strada) e successive modificazioni, le entrate derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie, per la violazione al Codice stesso, hanno una destinazione parzialmente vincolata.

Al comma 4 si afferma in proposito che: “Una quota pari al 50 per cento dei proventi spettanti agli enti di cui al secondo periodo del comma 1 è destinata: a) in misura non inferiore a un quarto della quota, a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, dimessa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente; b) in misura non inferiore a un quarto della quota, al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di Polizia Provinciale e di Polizia Municipale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12; c) ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, relative alla manutenzione delle strade di proprietà dell’Ente, all’installazione, all’ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere ed alla sistemazione del manto stradale delle medesime strade, alla redazione dei piani di cui all’articolo 36, a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, allo svolgimento, da parte degli organi di Polizia Locale, nelle Scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici finalizzati all’educazione stradale, a misure di assistenza e di previdenza per il personale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12, alle misure di cui al comma 5-bis del presente articolo e a interventi a favore della mobilità ciclistica”.

La ratio di tale norma è quella di destinare una serie di fondi a specifiche finalità inerenti soprattutto la sicurezza stradale, oltre che quella di limitare il ricorso a questo tipo di risorse, per loro natura aleatorie, per coprire altre spese correnti: con altre parole “per fare cassa”.

Per le stesse motivazioni, anche l’art. 142, comma 12-ter, destina completamente i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie rilevate con autovelox ad interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, nonché al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, affinché le sanzioni rispondano ad una logica di tutela della sicurezza stradale, più che di quella finanziaria.

Nell’anno corrente – ha spiegato Ciccone – il Comune potrà contare sulla somma di 490.550 euro da spendere per quanto sopra elencato. La restante parte sarà posta a vincolo, senza tuttavia alcuna specificazione sulla destinazione effettiva. Tali informazioni sono evidentemente frammentarie e poco esaustive.

Ciccone ha chiesto all’Amministrazione maggiore trasparenza nell’indicare come verranno reimpiegati i fondi derivanti dalle multe. Questi dati dovrebbero essere pubblici e facilmente consultabili anche dai cittadini, per verificare sul sito istituzionale se realmente i fondi vincolati vengo impiegati per gli usi previsti dalla legge.

L’esponente di Fondi Vera ha chiesto, quindi, all’amministrazione: se i proventi delle contravvenzioni sono al netto dei costi dei contenzioso; se la relazione di cui sopra sia stata predisposta ed inviata ai Ministeri preposti entro la data prevista; se, al fine di una maggiore trasparenza, per quali iniziative, tra quella previste dall’art. 208 comma 4 del d.lgs n.285/1992, siano stati utilizzati nel 2020 i proventi derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie; se i proventi siano stati utilizzati almeno per il 50% in manutenzione e sicurezza stradale, vista la situazione in cui versano molte strade cittadine; se i 500mila euro Euro richiamati nel verbale di Giunta derivanti dall’emissione di ruoli (ossia cartelle esattoriali per i Cittadini) si riferiscano ad ambiti e materie non soggette a stralci e rottamazioni, come previste dai recenti decreti; se le somme dell’Esercizio finanziario 2021 vadano, in ipotesi, a coprire gli scoperti degli anni precedenti, considerata la sostanziale continuità amministrativa dell’ultimo decennio; se vi è documentazione riferita alle somme ipotizzate nell’allegato A (preventivi, etc. etc.) o se l’allegato sia soltanto un conteggio approssimativo eseguito facendo riferimento agli anni precedenti dove vengono richiamate voci di spesa simili che non hanno nessuna utilità o congruenza; se è intenzione di questa Amministrazione impiegare parte dei proventi ricavati dalla riscossione delle multe in iniziative di formazione ed educazione stradale presso i plessi scolastici, a cura della Polizia Locale, come previsto dalla legge. 

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