Fondi in Azione: l’Amministrazione Comunale di Fondi ha presentato due progetti di partecipazione al PNNR, uno riguardo la creazione di un asilo nido e uno riguardo la creazione di una tensostruttura a utilizzo del comprensivo Don Milani. Bene ma è mancata consultazione dei cittadini
“Sono mesi che in Italia si parla del PNNR, delle sue risorse, della sua “filosofia” ovvero non un versare “a pioggia” fiume di denaro, ma una opportunità per progettare una nuova società, più vicina alle esigenze dei cittadini, capace di vedere aldilà della singola attività avendo invece una visione più organica.
Ci aspettavamo quindi che l’amministrazione consultasse la cittadinanza, promuovesse un percorso che fosse capace di individuare le esigenze e facesse da volano per una ripartenza della città, cosa quanto mai importante per Fondi che vive una costante crisi economica da oltre quindici anni. Invece no, si è preferito come al solito fare tutto nelle segrete stanze, presentando tutto alla fine, a cose fatte.
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Evidentemente per volare alto bisogna essere delle aquile, se come i polli si è abituati a beccare l’aia, il massimo che si può trovare è il vermicello che si ottiene scavando per terra, per cui si è preferito mantenere tutto nascosto, senza partecipazione nemmeno nel Consiglio Comunale, arrivando giusto in tempo nei termini, impedendo di avere il tempo di discuterne in Consiglio Comunale, presentando qualche progetto in cui si vagheggia “strutture bioecologiche, ecoefficienza, materiali naturali e principi analoghi sono stati applicati per pensare alla nuova struttura a servizio della scuola”.
Vogliamo ricordarlo, l’architettura sostenibile è il fine, non il mezzo per ottenere finanziamenti. Per reperire fondi per costruire una palestra si possono trovare altri fondi (e l’ecosostenibilità sarebbe un “must have” non un orpello), il PNRR sarebbe stato una opportunità per progettare una città nuova, per cambiarla in meglio.
Noi di Azione diamo un piccolo contributo: un piano di mobilità tale da migliorare la vita dei cittadini, capace di integrare l’auto con i cicli e anche la mobilità pesante (pensiamo ai camion che dal Mof passano a via Madonna delle Grazie e entrano in città) capace di avvicinare le periferie migliorando le strade di campagna, individuare delle aree di parcheggio intorno il centro storico per togliere quanto più possibile le auto nel centro storico e rendendolo libero e apprezzabile.
In questo contesto si poteva raccogliere le istanze di molti cicloamatori che propongono ulteriori piste ciclabili, creando una rete di viabilità cicloturistica verso il mare (che inoltre aiuterebbe anche le innumerevoli persone extracomunitarie che ogni mattina in bici vanno al lavoro), opere di urbanizzazione primaria a vario titolo, ci sono molte zone periferiche che avrebbero bisogno di una strada più larga oppure un allaccio fognario. Per non parlare del verde.
Dopo la creazione del palazzo comunale, si è tolta un’area verde di grande estensione, e non si è pensato minimamente di sostituirla, anche in un’altra area. A Fondi mancano spazi cittadini di verde, dobbiamo ringraziare i parchi insiti nel territorio, e la lungimiranza di chi li ha istituiti, per avere un po’ di verde.
È grave che una amministrazione abbia deciso di non volare alto, perché le conseguenze ricadono sui cittadini e di questo questa amministrazione ne deve rendere conto!”.
Così, in una nota, “Fondi in Azione”.