Un tavolo di confronto urgente per Fondi: è quanto richiesto con una nota trasmessa ieri dal Vice Sindaco di Fondi Beniamino Maschietto al Presidente della Regione Lazio Zingaretti e al Vice Presidente Leodori. La pioggia di decreti nazionali, ordinanze regionali e comunali ha creato un cortocircuito in materia di regolamentazione anti-Coronavirus
“Si ricorderà – si legge nella nota del Comune di Fondi – che in riferimento all’ordinanza regionale del 19/3/2020 con cui sono state disposte “ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 per il territorio del Comune di Fondi” e al successivo DPCM del 22/3/2020 con cui sono state disposte “ulteriori disposizioni attuative del Decreto Legge del 2372/2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale”, il Comune di Fondi nella giornata di ieri (ndr: 24 marzo) ha richiesto e ottenuto dalla Regione Lazio una nota di chiarimento nella quale, considerata la sovrapposizione temporale dei due provvedimenti normativi, la Regione ha ritenuto che prevalga la disciplina del citato DPCM e pertanto in ordine allo spostamento delle persone fisiche da un Comune all’altro e in merito alle attività economiche autorizzate si deve fare riferimento ad esso. Nella stessa nota si è chiarito inoltre che per la filiera agroalimentare riconducibile al MOF permangono invece le limitazioni di orari e giorni di apertura dell’ordinanza regionale ma che sono consentite in deroga ai citati orari e giorni le attività di produzione, approvvigionamento, preparazione e logistica.
Purtroppo, nonostante tale nota permangono in merito numerosi dubbi interpretativi e molte sono le richieste di chiarimento pervenute sia dai cittadini in merito alla loro possibilità di spostarsi fuori dal territorio comunale per “comprovate esigenze lavorative e di salute” sia dai titolari di diverse tipologie attività economiche di ritenersi annoverati tra quelle “non sospese” e quindi autorizzate ad essere aperte. Vista la delicatezza della situazione e considerata anche la difficoltà operative delle varie di Forze di Polizia addette al controllo, nella serata di oggi (ndr: ieri 25 marzo) il Comune di Fondi ha quindi richiesto alla Regione Lazio la convocazione urgente di un tavolo di confronto, partecipato anche dalla Prefettura di Latina, per condividere in modo univoco quali reali ed efficaci limitazioni e restrizioni si debbano ritenere necessarie per arginare e contenere il contagio da Covid-19 nel territorio del Comune di Fondi”.
La confusione, purtroppo, è tanta. Quello che pare certo è che chi lavora fuori dal Comune di Fondi può spostarsi perché, secondo il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha una comprovata esigenza lavorativa. Stesso discorso vale per chi non è residente in città: se si ha un’attività a Fondi si può fare ingresso, anche in questo caso per comprovate esigenze lavorative.
Una zona rossa che, in questo modo, considerato l’intersecarsi di decreti, ordinanze (sia regionali che comunali), circolari ecc., assomiglia sempre di più a una zona grigia. E a pagare di più non sono solo i cittadini ma coloro che dovrebbero far rispettare l’ordine in un momento oggettivo di caos pandemico.