Finanzieri infedeli: nel processo che vede sul banco degli imputati due militari di Latina, si sono costituiti parti civili due imprenditori
Furono arrestati (domiciliari) nel 2015, Tarcisio Dell’Aversana e Ciro Pirone: l’accusa era di concussione nei confronti di una coppia di imprenditori.
I provvedimenti, richiesti dai pm Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro, furono eseguiti dalla Guardia di Finanza che notificarono il provvedimenti ai colleghi “infedeli” e procedettero al sequestro di beni per un valore di circa un milione di euro.
I due militari, secondo la ricostruzione della Procura di Latina, contattavano e incontravano gli imprenditori/professionisti per ottenere dagli stessi vantaggi personali o altra utilità, comprese somme di denaro. Gli indizi trovarono successivo riscontro nelle dichiarazioni rese in atti da due coniugi entrambi imprenditori di Latina, i quali confermavano di essere stati costretti, a partire dall’agosto 2012, periodicamente a dare ai due Pubblici Ufficiali denaro.
Oggi a distanza di quasi sei anni, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone ha deciso per il rinvio a giudizio per entrambi. Un rinvio che di fatto non c’è stato solo per un problema tecnico al sistema informatico che avrebbe dovuto indicare una data utile per l’inizio del processo. L’udienza preliminare è stato così aggiornata al 21 aprile.
I due imprenditori (coniugi) si sono costituiti parte civile.