Conclusa la XXIX edizione del Festival La Zampogna, una tre giorni ricca di eventi tra Formia, Maranola, Trivio. Il Premio Artista 2025 conferito al musicista Tony Esposito, nel decennale dalla scomparsa di Pino Daniele
Ed è arrivata anche la neve a colorare di altre emozioni la XXIX edizione de “La Zampogna”, il Festival di Musica e Cultura Tradizionale che si è svolto in 3 giorni a Formia, Trivio e Maranola.
Molto ricco il programma, organizzato da Finisterre e Archivio Aurunco, in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale di Formia guidata dal sindaco Gianluca Taddeo, e con il patrocinio di numerosi Enti e istituzioni locali, nazionali e internazionali, che quest’anno ha catturato l’attenzione del numeroso pubblico di appassionati, musicisti e curiosi.
Una edizione caratterizzata dalla partecipazione al programma dei giovani, sia attraverso l’evento di apertura al Teatro Iqbal di Formia con gli allievi e le allieve dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” Formia-Ventotene che hanno realizzato una performance teatrale utilizzando gli strumenti musicali della tradizione, sia con la premiazione delle 3 giovani ragazze arrivate da Viggiano (Potenza) con la loro arpa diatonica che hanno incantato la platea con un repertorio di grande fascino. Così come ammaliante è stato il concerto di Pietro Cernuto e Pietro Pisano nella Chiesa S. Maria ad Martyres dove l’organo del ‘700, recentemente restaurato, ha accompagnato i fraseggi virtuosistici dei friscaletti.
E poi gli ospiti dalla Romania – Taraf Cimpoiu – e la performance improvvisata, con la scuola di organetti di Maranola, dal musicista Tony Esposito, insignito dall’assessore al Turismo Giovanni Valerio del Premio Artista 2025, anche per ricordare il decennale dalla scomparsa di Pino Daniele – legatissimo alla città di Formia – con cui Esposito ha collaborato per moltissimi anni.
Il secondo Premio, sostenuto da ACEP e UNEMIA, associazioni di categoria degli Autori ed Editori musicali italiani, è stato assegnato a giovani musicisti di musica tradizionale.
E al centro di tutto gli artisti invitati e o semplicemente itineranti nel Festival con le loro zampogne, ciaramelle, pive, cornamuse che hanno animato tutto il centro storico di Maranola per l’intera giornata di domenica 12 gennaio.
Una edizione davvero soddisfacente che ha dimostrato l’alto livello tecnico raggiunto da strumenti e musicisti e soprattutto la grande passione intorno a questi strumenti musicali che stanno vivendo finalmente una nuova e definitiva rinascita. Appuntamento per la XXX edizione a gennaio 2026.