Latina: armato di coltello, fermato e denunciato un 55enne noto alle Forze dell’Ordine per essere appartenente al Clan Ciarelli
Nella giornata di ieri, a Latina, nell’ambito di attività di controllo del territorio, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno fermato un 25enne del posto, appartenente ad un noto clan locale di etnia rom: si tratta di Roberto Ciarelli, figlio di Ferdinando “Furt” Di Silvio, già detenuto per le sentenze del processo Caronte e recentemente destinatario di un provvedimento di custodia cautelare in carcere in riferimento all’Operazione Moro.
Nella circostanza il giovane, sottoposto a perquisizione a bordo dell’auto di lusso sulla quale viaggiava, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 20 centimetri e lama di 10 centimetri, occultato all’interno del suo giubbotto.
L’arma è stata sottoposta a sequestro, mentre il 25enne è stato denunciato all’autorità giudiziaria per porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.
Roberto Ciarelli è un volto noto alle cronache, soprattutto per via della condanna subita causa dell’aggressione perpetrata contro un vigilante del Carrefour. Di particolare violenza anche l’episodio avvenuto dentro il carcere di Latina, quando era detenuto, laddove Gianfranco Mastracci (altro volto noto, condannato in secondo grado nel filone romano di Alba Pontina) minacciò un altro detenuto per far sì che questo lasciasse libera la cella a favore di Roberto Ciarelli. Per questo episodio, Mastracci è sotto processo in un procedimento costola dell’operazione Masterchef.