Stamani il sopralluogo nella villetta situata nel quartiere San Valentino, a Cisterna di Latina, dove lo scorso martedì pomeriggio sono state uccise Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato, madre e sorella della ex fidanzata del ventisettenne Christian Sodano, maresciallo della Guardia di Finanza accusato di duplice omicidio.
Nell’abitazione sono entrati gli agenti della Squadra Mobile di Latina con il sostituto procuratore Valerio De Luca, che indaga sul duplice femminicidio, insieme al legale della famiglia Amato, Marco Fagiolo, e agli avvocati Leonardo Palombi e Lucio Teson, che assistono invece il 26enne di Scauri.
L’attenzione si è concentrata sull’analisi dei luoghi e degli ambienti, ma ulteriori dettagli potrebbero essere forniti dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza. La Procura ha sequestrato nuovi dispositivi e, tra questi, potrebbero esserci i video interni ed esterni, i quali potrebbero chiarire i dubbi sugli spostamenti di Sodano e delle vittime.
Al momento del sopralluogo, la scena era devastante con i proiettili ancora conficcati sulle pareti e il sangue sul pavimento di casa. Intanto, Sodano, che non ha ancora fornito i codici per sbloccare il suo IPhone, è stata trasferito presso il carcere di Rebibbia a Roma. Nel giorno della mattanza, Il 26enne si sarebbe adoperato, inoltre, a staccare una delle telecamere del sistema di video sorveglianza interno alla villetta di Via Monti Lepini. Un tentativo di impeto, forse, di occultare quanto aveva fatto, uccidendo le due donne.