FALSI CREDITI SUPERBONUS PER LAVORI MAI ESEGUITI: SOSPESO IMPRENDITORE DEL SUD PONTINO E SEQUESTRATI 153MILA EURO

Dalle prime ore di questa mattina, 29 novembre, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure interdittive e reali emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, Alessandra Casinelli, nei confronti di un imprenditore minturnese di 62 anni, Giuseppe Vozzolo.

L’indagine, condotta dai militari del Gruppo di Formia, guidati dal tenente colonnello Luigi Galluccio, e coordinata dalla Procura della Repubblica di Cassino, ha preso avvio da una serie di denunce prodotte da diversi proprietari di immobili del sud pontino (tre cittadini di Minturno) che, dopo la sottoscrizione del contratto di appalto ed, in taluni casi, del versamento all’impresa esecutrice dei lavori, delle somme contrattualizzate, non vedevano realizzati, in tutto o in parte, gli interventi edilizi nell’ambito delle misure di sostegno all’economia, denominate “Superbonus 110%”, previste dal D.L. n. 34/2020 e relative a linee di finanziamento del P.N.R.R.

Dalle successive investigazioni, risulterebbe che la società, con sede a Santi Cosma e Damiano, avrebbe dichiarato al Fisco la spettanza di circa 153.000 euro di crediti d’imposta inesistenti, a fronte dell’esecuzione di lavori edilizi di fatto mai eseguiti, ovvero realizzati in minima parte, nonché privi della documentazione necessaria che consentisse l’effettiva maturazione dell’agevolazione fiscale.

Pertanto, gli investigatori hanno avanzato alla competente Autorità Giudiziaria la proposta di applicazione di una misura cautelare reale al fine di aggredire l’illecito arricchimento conseguito dall’imprenditore, in ordine all’ipotesi di reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Le condotte illecite, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero state realizzate dalla società edile, la Vozzolo Group ubicata a Santi Cosma e Damiano, almeno in un caso, anche con l’ausilio di un professionista della provincia di Caserta – precisamente un ingegnere di 73 anni originario di Rocca d’Evandro – che ha asseverato, per accedere al beneficio fiscale, i lavori apponendo il relativo visto previsto dalla normativa di settore.

Il G.I.P. del Tribunale Casinelli, condividendo la richiesta del Pubblico Ministero della Procura di Cassino, ha emesso l’ordinanza interdittiva del divieto di esercitare gli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese, per dodici mesi, a carico del rappresentante legale dell’impresa di S. Cosma e Damiano, nonché il sequestro preventivo, sul proprio cassetto fiscale, dei crediti indebitamente maturati dalla stessa, pari alla somma di circa 153.000 euro. Il professionista asseveratore, invece, è stato denunciato a piede libero e dovrà rispondere di falsa asseverazione di lavori non eseguiti.

Intanto l’avvocato difensore di Vozzolo, Silvio Fusco, ha presentato al giudice per le indagini preliminari la richiesta di revoca del provvedimento.

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