FALSI CERTIFICATI PER EVITARE IL VACCINO ANTI-COVID: LIBERATA L’AVVOCATESSA DI LATINA

RIESAME

False certificazioni di esenzione per evitare il vaccino anti-Covid: rimessa in libertà l’avvocatessa del Foro di Latina

Il Tribunale del Riesame di Roma ha disposto l’annullamento della misura cautelare dell’avvocatessa pontina, Serena Capitelli, coinvolta insieme al medico Luigi Russo nell’inchiesta dei Nas sui falsi certificati per far ottenere a cittadini, dipendenti pubblici e lavoratori (in tutto sono circa un’ottantina gli indagati) l’esenzione dalla vaccinazione anti-Covid.

I giudici del Riesame hanno accolto il ricorso proposto dall’avvocato Edoardo Polacco che difende entrambi i due coinvolti, entrambi arrestati a metà settembre. Per l’avvocato Capitelli niente più arresti domiciliari.

Nell’ambito dell’interrogatori di garanzia, erano stati ascoltati dal Giudice per le indagini preliminari di Velletri sia l’avvocatessa che il medico di medicina generale, originario dei Castelli.

L’avvocatessa Capitelli e il medico Russo avevano negato ogni addebito a loro carico con di memorie difensive e documentazione depositate in sede di interrogatorio.

I loro arresti sono avvenuto lo scorso 14 settembre quando i Carabinieri del N.A.S. di Latina hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di 2 misure cautelari: arresti domiciliari per l’avvocatessa e interdittiva del divieto di esercizio della professione medica per la durata di 1 anno per il medico. Tutti e due risultano indagati in concorso per falsità ideologica in atti pubblici.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Velletri, Ambrogio Cassiani, sono state avviate a marzo 2022 dai militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità pontino nell’ambito di attività informativa d’iniziativa. L’operazione è denominata “Eximere”.

“L’avvocato Capitelli era ingiustamente accusata – scrive in una nota l’avvocato difensore, Polacco – di aver svolto consulenza per cittadini che richiedevano di essere esonerati dalla vaccinazione obbligatoria. Nel ricorso è stato denunciato l’indirizzo ideologico dell’accusa volta a perseguire il popolo no-vax. Nessun illecito è stato commesso”.

Le verifiche svolte sul rilascio di false certificazioni di esenzione all’obbligo vaccinale hanno fatto emergere, invece, secondo l’accusa, un radicato e diffuso sistema illecito in cui il medico di medicina generale si prestava a rilasciare falsi certificati di esenzione alla vaccinazione per covid-19 — in violazione dei propri doveri e in assenza delle necessarie condizioni cliniche documentate — su richiesta di numerose persone che intendevano proseguire la propria attività lavorativa senza ottemperare all’obbligo vaccinale impostogli. In realtà, per quanto riportano i Nas, le persone che richiedevano l’esenzione godevano di ottima salute.

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