Fallimento Latina Ambiente, Ciolfi (M5S): “Una vicenda tutta da chiarire. Dopo l’approvazione dell’atto transattivo del dicembre scorso, tornano a paventarsi debiti”
“Sulla questione del fallimento della Latina Ambiente il M5S chiede urgenti chiarimenti e li chiede nella sede preposta, ossia la commissione Bilancio: è necessario porre fine alla modalità di informare i consiglieri di minoranza a cose fatte e a mezzo stampa, riguardo le azioni amministrative portate avanti nelle stanze della casa comunale da questa maggioranza”.
È quanto afferma Maria Grazia Ciolfi, capogruppo in consiglio Comunale del Movimento. Ripercorre poi le tappe che hanno portato a conoscere un nuovo debito dell’Ente nei confronti della partecipata.
“Il 22 dicembre 2023, durante la commissione Bilancio in cui veniva approvata, dalla sola maggioranza e in tutta fretta, la proposta transattiva su Latina Ambiente, a specifica domanda abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che la transazione avrebbe chiuso definitivamente e in toto le pendenze con Latina Ambiente, eccezion fatta per la chiosa del dirigente TARI su questioni riferibili alla TIA. Dopo cinque giorni, in consiglio Comunale, per volontà manifesta privo della presenza in aula della minoranza, la transazione veniva approvata con il commento dell’assessora Nasti che definiva l’atto transattivo ‘la giusta somma che avrebbe garantito alla società di soddisfare tutti i creditori, privilegiati e chirografari’ e che avrebbe posto fine ad ogni richiesta creditoria.
All’ulteriore quesito posto personalmente circa la possibilità di far tornare la società in bonis mediante la transazione, la Segretaria negava tale eventualità. Da quel 27 dicembre le vicende della Latina Ambiente non sono state più oggetto di discussione tanto che la commissione Bilancio non ha più avuto convocazioni.
Tuttavia il 24 gennaio 2024, all’esito del rinvio dell’udienza preliminare del procedimento fallimentare della Latina Ambiente S.p.a., il sito di informazione Latina Tu ha diffuso la notizia secondo la quale ‘mancano all’appello ancora 6 milioni di euro che il Comune è convinto di transigere e risparmiare così altri soldi e arrivare ad una condizione in bonis e senza più debiti con la ex partecipata’. Notizia seguita dall’edizione odierna del quotidiano Latina Oggi sulla quale si legge che le bollette TARI, rubricate come problema remoto e minimale nella commissione del 22 dicembre scorso, incombono a pieno titolo per un debito stimato nel 2014 di circa 13 milioni di euro.
Chiedo dunque, per l’ennesima volta all’amministrazione, quale motivazione abbia indotto in tutta fretta ad approvare la transazione tra Natale e Capodanno del 2023 e, soprattutto, se è vero che con la disponibilità di soli 1,3 milioni di euro la società fallita tornerebbe in bonis. È possibile, come si legge sulla stampa odierna, che la sua rimessa in bonis possa avere effetti sul parallelo procedimento penale corrente circa le responsabilità inerenti il fallimento dichiarato nel 2017 dal tribunale di Latina? Questa domanda meriterebbe un più ampio capitolo.
Le indagini e valutazioni dei validi cronisti di giudiziaria non possono sostituirsi all’analisi, al controllo e all’indirizzo politico cui siamo chiamati come consiglieri nelle sedi istituzionali di riferimento. Per tale ragione ho chiesto di convocare una commissione Bilancio urgente, partecipata anche dall’opportuna presenza dei curatori fallimentari Pierro e Palmerini, per chiarire definitivamente tutte le posizioni di merito debitorie del Comune, la loro eventuale ammissione all’attivo fallimentare, nonché la presenza degli uffici e dell’Assessore di competenza per fugare tutte i dubbi a titolo definitivo”.