EX STAZIONE GAETA, DE ANGELIS INTERROGA L’ASSESSORE ALL’URBANISTICA: “DIMISSIONI PER LA CITTÀ”

Il consigliere comunale di Gaeta Franco De Angelis

Ex Stazione a Gaeta: il consigliere comunale Franco De Angelis interroga l’assessore all’urbanistica Massimo Magliozzi

Non scema l’attenzione nella città di Gaeta per l’ex Stazione e tutto ciò che finora ha comportato: un’inchiesta che ha coinvolto Sindaco, Giunta e i vertici del Consorzio industriale del Sud Pontino, il conseguente sequestro dell’area del piazzale e infine l’ultimo intoppo con l‘area chiusa dall’azienda privata proprietaria.

Ancora adesso risulta, infatti, non percorribile Via del Piano così da raggiungere Via Mazzini e Via Papa Giovanni. Un pezzo di città rimasta intrappolata, ha incalzato in un comunicato la coalizione “Insieme con Silvio D’Amante”, seguita dal Partito Comunista Sezione Mandolesi che ha invocato l’intervento del Sindaco Cosmo Mitrano che, come noto, risulta indagato dalla Procura di Cassino per lottizzazione abusiva insieme agli assessori Angelo MagliozziTeodolinda MoriniAlessandro MartoneLucia Maltempo e Felice D’Argenzio, oltreché alla Dirigente “Riqualificazione Urbana” Stefania Della Notte e al Presidente del Consorzio industriale Sud Pontino Salvatore Forte e ai consiglieri d’amministrazione del Consorzio stesso Antimo Merenna e Vincenzo Zottola, ex presidente della Camera di Commercio e Confcommercio.

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A tal proposito il consigliere comunale Franco De Angelis ha rivolto un’interrogazione comunale all’assessore Massimo Magliozzi, al dirigente della Polizia Locale e al Segretario Generale, non prima di aver rimarcato polemicamente la circostanza per cui non si svolgono Consigli Comunali nella città del Golfo: “Grazie alla democratica Sig..ra Giuseppina Rosato (ndr: Presidente dell’assise gaetana”.

De Angelis si è rivolta perché, come specifica nell’interrogazione, è l’unico della Giunta non indagato dalla Procura.

Per il consigliere d’opposizione la prima emergenza è la chiusura della strada di uscita dal “Piazzale Della Stazione” che rende impossibile usufruire dell’attraversamento, così da causare ingorghi giornalieri. “È dunque evidente – scrive De Angelis nella sua interrogazione – la necessità di provvedere ad una tempestiva riapertura del piazzale nominato al libero transito in entrambi i sensi”.

Ad ogni modo, il consigliere di minoranza si dice sicuro che l’argomento Ex Stazione non verrà affrontato in Consiglio comunale, vista la presenza della Giunta investita dall’indagine. Ecco perché, nel ricordare punto per punto la vicenda, chiede le dimissioni dell’intero esecutivo.

“All’indomani della scoperta della vendita dell’edifico della Stazione e dell’omaggio di altri 2700 mq circa fu convocata, il 10/7/20, la Commissione Consiliare controllo e garanzia alla quale parteciparono, oltre a tutti i componenti, tra cui Lei, anche il sindaco, i dirigenti arch. Della Notte ed ing. Monacelli. In quella sede – si legge nell’interrogazione – il sottoscritto riassumeva le proprie richieste nella necessità di recuperare e restituire l’edificio ed il terreno circostante alla Città, trovando sostegno in Lei che si esprimeva a favore del recupero e perfino dell’acquisto riferendo, inoltre, che tale tentativo lo aveva già fatto quando era sindaco della città; i dirigenti presenti ribadivano che non era possibile l’acquisto per una serie di problemi legati alle norme sul contenimento della spesa ecc… In aggiunta, la dirigente del dipartimento Riqualificazione Urbana, oltre a dichiarare di non essere mai stata informata della vendita, rispondeva che” l’area era di proprietà del CONSID che non aveva ritenuto di offrirla al Comune. Subito dopo si riuniva il Consiglio Comunale che assunse degli impegni che ad oggi risultano inadempiuti sia sulle iniziative legali da intraprendere, sia su quelle amministrative. Dopo oltre un anno dal Comune non si è avuta risposta! Niente è stato fatto circa i dovuti accertamenti di carattere amministrativo ed urbanistico sulla operazione di illegittimo frazionamento di una proprietà pubblica con precisa individuazione urbanistica: diversamente da quanto previsto da diverse delibere del Consiglio Comunale, assunte all’unanimità, nelle quali si riconosceva che l’area ed il suo utilizzo dovessero restare pubblici, si è proceduto alla vendita di questa stessa zona ad un intraprendente privato —unico partecipante al bando- edificio stazione e parcheggi. In compenso la Procura della Repubblica di Cassino ha sollevato consistenti contestazioni all’operato sia del Comune stesso sia del CONSID”.

De Angelis, poi, chiede all’assessore Magliozzi se, come Assessore competente in materia, si è posto il problema che ci possa essere l’obbligo da parte del Comune di Gaeta, quale ente preposto alla tutela del territorio, di accertare, seppure per via amministrativa-urbanistica, tramite i propri organi di polizia ed Uffici competenti, se sussiste la lottizzazione abusiva che prevede, peraltro, l’obbligo di acquisizione di tutte le aree oggetto della violazione al patrimonio comunale.

“Credo, in ultimo – conclude De Angelis – abbia considerato e valutato che coloro che sono assoggettati ad indagini potrebbero avere anzi, forse hanno problemi a trattare le questioni legate alla vendita e lottizzazione delle aree della ex-Stazione e dello stesso edificio Stazione, per cui verrebbero meno delle forze necessarie alle azioni che devono essere promosse. Sarà necessario senz’altro istituire le figure dirigenziali, mentre, per quanto riguarda gli amministratori, per i quali si presenta lo stesso conflitto per i motivi già sopra segnalati, non potendo censurare il loro diritto di difesa, si apre la necessità anche della loro sostituzione, quanto meno sulla questione che, comunque, alla luce degli ultimi avvenimenti richiede una pronta e sollecita soluzione, pur nelle more del giudizio o giudizi in corso. Dunque le richieste conclusive, politiche e prive di alcun risvolto personale, in mancanza di ulteriori novità, sono di prendere atto dell’attuale grave situazione e dimettersi nell’interesse della città”.

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