EX STAZIONE A GAETA, MOZIONE NEGATA. INSORGE L’OPPOSIZIONE: “IL SINDACO AGISCA, ALTRO CHE MINACCE DI DENUNCIA”

L'area all'ex stazione di Gaeta chiusa dal privato
L'area all'ex stazione di Gaeta chiusa dal privato

Mozione ex stazione di Gaeta, scontro tra il Sindaco Cristian Leccese e i tre consiglieri di minoranza Scinicariello, D’Amante e Mitrano

“Durante il Consiglio Comunale dello scorso 29 maggio, al termine di una interpellanza del Consigliere D’Amante, il Consigliere Scinicariello ha ricordato al Sindaco Leccese – mettendone a conoscenza l’intera assise consiliare – che nei giorni precedenti i tre Consiglieri Comunali di minoranza avevano inviato una richiesta, indirizzata proprio al Sindaco ed alla Giunta, di procedere ad incaricare il Dirigente affinché si desse seguito a quanto deliberato all’unanimità dal Consiglio Comunale nel mese precedente circa la Mozione Ex Stazione.

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È opportuno ricordare cosa recitasse il dispositivo della mozione, votato all’unanimità: “…tutto ciò premesso, e senza che tale atto amministrativo possa intendersi o costituire interferenza con le eventuali azioni giudiziarie in corso, non essendo richiesta alcuna discussione sulle stesse, impegna il Sindaco e la Giunta Comunale a dare incarico al Dirigente competente, e terzo rispetto alla vicenda, di intraprendere, una volta verificata l’eventuale sussistenza degli elementi utili a tal fine, la procedura di acquisizione al patrimonio comunale dell’intera area della ex-Ferrovia, compreso l’edificio della ex-stazione quale immobile funzionale alla pubblica utilizzazione dell’area, oggetto della vendita di cui in premessa“.

Il Sindaco ha risposto testualmente “non so cosa vi aspettiate”, dicendo in maniera molto chiara di non ravvisare la sussistenza di elementi utili a tal fine, né che fosse possibile – per lui stesso come per il Dirigente – potersi esprimere su una vicenda giudiziaria in corso.

Il Consigliere Emiliano Scinicariello ha ricordato al Sindaco che “l’eventuale sussistenza degli elementi utili” doveva essere dichiarata dal Dirigente, una volta incaricato, e non da lui, ed ha ribadito che il principio della Mozione era proprio quello di separare la vicenda amministrativa, e gli obblighi che ne scaturiscono, da quella giudiziaria, della quale la mozione era dichiaratamente priva di interesse.

Scinicariello ha concluso il suo appello al Sindaco dichiarando che, così facendo, si stavano privilegiando gli interessi privati piuttosto che quelli della Città di Gaeta. Frase, questa, che ha indotto il Sindaco a chiedere al Segretario Generale di rilevare lo stralcio della dichiarazione ed inviarla alla Procura della Repubblica.

Come rappresentanti della città e dei cittadini di Gaeta non possiamo restare indifferenti alle parole del Sindaco Leccese, poiché stravolgono, in modo evidentemente strumentale, la chiarissima volontà espressa dall’intera assise consiliare nel votare favorevolmente questa Mozione; volontà peraltro confermate dai Consiglieri Comunali e dallo stesso Sindaco che intervennero nell’occasione, e poi anche a favore di telecamera nelle successive interviste, per ribadire che il successo era di tutta la città di Gaeta.

Dobbiamo chiederci allora cosa ne pensino i colleghi Consiglieri che con noi votarono quella mozione. Sono d’accordo con quanto affermato dal Sindaco? E soprattutto dobbiamo chiederci cosa è cambiato da allora per il Sindaco? E cosa, o chi, gli ha fatto cambiare idea?

In attesa di saperlo, e riservandoci di agire mediaticamente e non solo, non possiamo che condividere il pensiero espresso dal collega Emiliano Scinicariello, ritenendo che questo atteggiamento tenda a favorire l’interesse privato rispetto a quello della Città, a tutela del quale noi Consiglieri siamo tenuti ad operare. Altro che minacce, Sindaco! Faccia piuttosto il suo dovere”.

Così, in una nota, i consiglieri comunali Emiliano Scinicariello (PD), Sabina Mitrano (Gaeta Comunità di Valore) e Silvio D’Amante (Insieme con Silvio D’Amante).

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