EX PRO INFANTIA: LA SMENTITA DEL VICE-SINDACO, MA È RINVIATO A GIUDIZIO

PRO INFANTIA

Ex Pro-Infantia: il vice sindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi smentisce l’articolo di Latina Tu e minaccia querele

Dopo la pubblicazione dell’articolo “EX PRO INFANTIA: RINVIATO A GIUDIZIO ANCHE IL VICE SINDACO DI TERRACINA MARCUZZI” avvenuta ieri 2 settembre, il vice Sindaco Pierpaolo Marcuzzi ha scritto sul suo profilo Facebook quanto segue.

“Non senza stupore, apprendo da amici e conoscenti che una testata giornalistica online ha pubblicato un articolo chiaramente offensivo del mio onore e della mia reputazione. Nell’articolo incriminato si riferisce testualmente: “Ex Pro Infantia, processo per cinque: a giudizio anche il vicesindaco Pierpaolo Marcuzzi accusato dalla Procura di Latina di favoreggiamento”. Quanto riportato dall’organo di stampa online è falso. Io non ho mai favorito o peggio concorso con alcuno nel detto procedimento penale “Ex Pro Infantia”, ne esiste a mio carico alcun procedimento penale che mi vede imputato o solo indagato per concorso o favoreggiamento nei reati contestati a terzi. È inutile ricordare, che la diffamazione a mezzo stampa è una specie aggravata di diffamazione, punita più aspramente dal legislatore perché l’offesa alla reputazione è tanto più grave quanto è più grande la potenzialità e la diffusività del mezzo di comunicazione, e certamente questa era la dolosa intenzione del giornalista e del direttore che hanno voluto ferirmi nell’onore, nel decoro e nella reputazione, pur sapendomi innocente. Non sono un abituario delle denunce, l’ho fatto solo 2 volte in vita mia, ma oltre all’autore dell’articolo in questione sono costretto a denunciare diversi leoni da tastiera che stavano aspettando l’occasione per sfogare la loro frustrazitone, ma purtroppo per loro hanno fatto male i conti”.

Chiaramente si riferisce all’articolo pubblicato su Latina Tu. Urge precisare, come già rettificato nell’articolo “incriminato”, che obiettivamente c’è stato un errore. Il reato per cui Marcuzzi è stato rinviato a giudizio non è favoreggiamento ma rivelazione di segreto d’ufficio. Un errore per cui chi scrive chiede scusa all’interessato e ai lettori.

Tuttavia, i due reati sono sì diversi ma affini almeno in questo caso, poiché la circostanza contestata a Marcuzzi dalla Procura di Latina è di aver parlato a uno dei tecnici comunali, rinviati a giudizio per la lottizzazione abusiva in merito alla Ex Pro-Infantia di Terracina, dopo essere stato ascoltato dall’Autorità giudiziaria in merito ai suddetti fatti riguardanti il complesso sito in Viale Circe.

Il favoreggiamento prevede che ci sia qualcuno che aiuti taluno a eludere le investigazioni dell’Autorità. La rivelazione di segreto d’ufficio, invece, prevede che il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza.

Due aspetti, come si accennava, diversi ma affini in merito a ciò che viene contestato a Marcuzzi il quale, secondo l’organo inquirente, avrebbe parlato con un uno degli indagati quando invece non avrebbe potuto. E la preoccupazione dell’organo inquirente è che il vice Sindaco, parlando con uno degli indagati, avrebbe potuto intaccare l’indagine.

Ad ogni modo di errore si tratta e va riconosciuto. Come va riconosciuto che si tratta di accuse a cui il vice Sindaco per la rivelazione di segreto d’ufficio, e i quattro imputati per l’abusiva lottizzazione d’area alla Ex Pro Infantia, potranno rispondere nelle sedi competenti di giudizio portando in essere le loro difese.

Detto ciò, al di là delle querele ventilate a cui siamo abituati, va rilevato come il vice Sindaco di Terracina, invece di scrivere correttamente del reato di cui viene accusato in quanto personaggio e amministratore pubblico, peraltro su una vicenda, quella della Ex Pro-Infantia, che ha visto impegnata l’opinione pubblica di Terracina – associazioni, partiti politici, consigli comunali -, se la prende con chi ha dato la notizia del suo rinvio a giudizio. Tanto è che chi legge il suo post su Facebook potrebbe pensare che non c’è nessun rinvio a giudizio e che su Latina Tu si sia scritto il falso per colpire la sua persona. Niente di più sbagliato. Così come nell’articolo “incriminato”, non viene assolutamente scritto che il vice Sindaco sia stato accusato in concorso con la contestata abusiva lottizzazione dell’area che si sarebbe consumata all’Ex Pro-Infantia, piuttosto di una circostanza collegata ad essa.

Infine, essere accusati di rivelazione di segreto d’ufficio (non proprio una marachella), quando si ricopre un incarico politico-amministrativo, e non farlo presente a cittadini ed elettori non è quello che si dice un atteggiamento di trasparenza che si richiede a ogni amministratore pubblico. Che sia di Terracina o di ogni altra parte d’Italia.

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