EX ICOS NUOVA SEDE DELLA QUESTURA. COMUNISTI: “LBC VENDE COSA VUOLE SENTIRSI DIRE LA GENTE”

Ex Icos
Il mostro di cemento, conosciuto come Ex Icos, che campeggia alla porta nord di Latina. Per chi viene da fuori città non proprio un bel biglietto da visita

La proposta della nuova sede della Questura nel rudere dell’ex Icos a Latina non piace al Partito Comunista: “Non ci convince”

LA NOTA – L’hanno chiamato “A gonfie vele in direzione ostinata e contraria” e De Andrè si rigira nella tomba. Il progetto del Comune di Latina si dovrebbe chiamare “la periferia nella periferia”. Non avendo una visione d’insieme della città fanno i questionari, sentono gli umori della gente e gli vendono quello che il cittadino vuole sentirsi dire. A prescindere che se c’è un posto per un polo universitario di eccellenza che si presti a questo scopo è proprio l’ex ICOS: un polo su una grande arteria, ma sarebbe chiedere troppo ai nostri onesti amministratori.

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Questa piccola borghesia “amministrante” legge il risultato dei questionari, dove c’è grande richiesta di sicurezza, e prevede una sede della questura al primo piano del ghetto che deve nascere, un questionario distribuito ai cittadini della Q4 e Q5, che in linea di massima sono proprietari di casa nei quartieri in questione, mica lo hanno distribuito ai poveri che, secondo le loro previsioni, andranno ad abitare lì, quelli che saranno i primi fruitori dei servizi. Se siamo d’accordo con gli interventi di bioarchitettura (sulla fiducia), sul sovrappasso pedonale della pontina il resto non ci convince per nulla.

Da chi si spella le mani quando arrivano i paladini dell’antimafia ci saremmo aspettati la creazione di una palestra popolare gestita dall’ente, per togliere i ragazzi dalla strada, sul modello della palestra del maestro Maddaloni a Scampia. Ma si lì ci mettiamo il centro per gli anziani, perché dare una illusione, una speranza ai ragazzi poveri? Perché non si è prevista una biblioteca o un ufficio distaccato con degli assistenti sociali? Forse perché quelli che abitano attualmente in zona non ne hanno bisogno? E inoltre perché continuare a costruire ghetti e non spalmare il disagio sociale (nuove povertà) sul territorio in modo che non si vadano a creare situazioni di degrado? Perché Coletta non aumenta al massimo tasse e addizionali alle case sfitte da più di cinque anni in modo da incentivare l’affitto a prezzi accettabili degli immobili? Secondo noi perché chi vive da signore non può avere una vera sensibilità nei confronti di chi stenta ad arrivare a fine mese.

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